La carriera di Geezer Butler è rimasta fedele al nome dei Sabbath per almeno quindici anni consecutivi , dalla nascita nel 1969, fino al 1984 anno in cui Geezer lascia la band per una non brillante carriera solista. Dopo i due album con Dio ("Heaven And Hell" e "Mob Rules") e un sottovalutatissimo disco con Ian Gillan alla voce ("Born Again"), i Black Sabbath vivono il periodo più travagliato della loro carriera con continui cambi di formazione e solo la classe di Tony Iommi permetterà ai dischi usciti di rimanere, comunque, sopra la sufficienza con alcuni picchi e alcune cadute un pò imbarazzanti ("Forbidden"). Butler sente la necessità di cambiare aria, tenta di mettere in piedi una propria band con scarsi risultati e nessuna testimonianza su disco.

Rimessa in careggiata la carriera unendosi alla band del vecchio compagno Ozzy Osbourne con cui nel 1991 incide "No More Tears", nel 1992 si riunirà con i Black Sabbath di Dio e farà coppia con Toni Yommi fino ai nostri giorni con tutti i cambiamenti intercorsi durante tutti gli anni novanta e i primi anni del nuovo secolo.

La voglia di cambiare aria però continuava a soffiare nella testa di Geezer che nel 1995 ci riprova e mette in piedi una nuova formazione a nome G/Z/R. L'intenzione del bassista è quella di formare un gruppo dal suono moderno e in linea con il nuovo thrash metal degli anni novanta che vedeva Pantera, Sepultura, Machine Head e Fear Factory portare nuove idee ad un genere che stava ristagnando un po' troppo su se stesso. Proprio dai Fear Fectory, Butler sembra voler ripartire, tanto che riesce a reclutare il loro cantante Burtobn C. Bell e farlo cantare sul suo primo disco solista. La particolare vocalità di Bell, capace di unire nello stesso pezzo una voce growl e una voce pulita e più melodica, lo fa diventare uno dei cantanti più dotati e innovativi degli anni novanta. I Fear Factory, poi, sono appena reduci da quel capolavoro di cyberthrash che fu "Demanufacture" e proprio da esso e dal precedente "Soul of a new machine" Butler si ispirerà per scrivere le nuove canzoni.

Reclutato un mostro come Deen Castronovo alla batteria, turnista che ha lavorato per decine di progetti tra cui Bad English, Steve Vai, Wild Dogs e parecchi chitarristi solisti (ha suonato pure per Vasco Rossi!?!), e il grande amico fraterno Pedro Howse alla chitarra.

Questo primo lavoro dei G/Z/R seppur troppo derivativo e dipendente dal suono dei Fear Fctory, si fa aprezzare per l'onestà con cui è stato concepito in tutto e per tutto da Geezer (che suona anche le tastiere) per quanto riguarda i testi e aiutato dal chitarrista per la musica. Butler si tuffa a capofitto in questo nuovo suono fatto di riff martellanti e sampler quasi industrial non temendo il confronto con le nuove leve, anzi ne esce da vincitore, soprattutto grazie alla grande prova di Bell e del chitarrista Howse che si cala nella parte di Cazares, superandolo anche in alcuni frangenti, come nei solos. Ad assalti cyber, all'arma bianca, come Drive boy, shooting, House of clouds, Plastic Planet rispondono pachidermici mid-tempo come X13, Catatonic eclipse o Invisible. Piu' d'atmosfera episodi come Seance Fiction e la splendida e finale Cyclone of sixty con Bell autore di una prova melodica maiuscola.

Butler farà ancora uscire due lavori "Black Science" (1997) a nome GEEZER con il giovane e poliedrico cantante Clark Brown e il resto della formazione invariato e "Ohmwork" (2005) rispolverando la sigla GZR con l'ingresso di Chad Smith dei Red Hot Chili Peppers alla batteria. Pur essendo due lavori più vari ed eclettici dell'esordio non risultano avere la freschezza compositiva del primo disco che rimane un buon esempio della musica dura suonata negli anni novanta.

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