Ok, probabilmente non stiamo parlando di un film di Fellini o Antonioni o del primo Moretti. Probabilmente Salvatores è il regista più commerciale tra i più commerciali in Italia. Ma questo film, a mio parere, è un'opera discreta, lontana dal territorio del "trash" o della "comicità triste" italiana che ormai ci affligge da vent'anni, più o meno.

È un film interamente girato in notturna, dove i protagonisti sono tutti degli scarti della società pre-Mani Pulite e della Milano da bere, che trovano nel cabaret l'unico modo per uscirne vivi. Sono i classici clown, tristi dentro e felici -per l'occorrenza- fuori. La notte "eterna" del film non è altro che la notte céliniana, ovvero metafora del degrado dell'uomo moderno. Soltanto in due, dei sei, ce la faranno a diventare comici di Drive In. Discreta sceneggiatura. Ottimo l'uso degli attori, dove spicca su tutti Paolo Rossi. Apprezzabile regia di Salvatores che si lascia andare ad alcune inquadrature originali e a particolari alquanto insoliti come la temperatura ambiente del posto in cui i sei vivono o si trovano.

Nel suo piccolo è uno dei pochi film indipendenti italiani di un certo livello. Uno dei pochi che abbina la risata e il dramma senza lasciarsi andare alla puttanata. In poche parole: se diventi commerciale sei fottuto, perché fin quando eri un regista underground e indipendente eri apprezzabile. Così come apriamo la mente e definiamo un maestro del cinema Tarantino, allora penso che ne valga la pena anche di aprirla per guardare questo film e magari giudicarlo positivamente. 

Carico i commenti...  con calma