Registrato a Oslo a cavallo tra fine del 2006 e inizio dell'anno precedente [?] sotto la guida (nientepopodimenoché) dell'esegeta Signor Nocturno Culto (Dark Throne, per i meno tenebrosamente ottenebrati) e pubblicato qualche mese più avanti tramite Peaceville Records "L'innocenza malata" risulta, a tutti gli effetti, il secondo lavoro sulla lunga distanza partorito dalle tre [Mika Penetrator - voce, chitarra - Vivian Slaughter - voce, basso - Risa Reaper - batteria, voce] poco più che giovanissime nipponiche Gallhammer.

L'iconografia à corollario e la truce immagine adottata (subliminali maglie d'ordinanza: Celtic Frost, Amebix, con tanto di becere pose da deathsters consumate) lascerebbe ben poche speranze sulla credibilità della proposta, così come risicati margini sulle eventuali potenzialità artistiche delle trè.

Niente di più errato. As usual.

Sia chiaro, non chè sia tutt'oro, ma al contempo risulta appropriato et opportuno segnalare, nella ridda di scarnamente furibondi numeri doom/death licantropici ("At The Onset Of The Age Of Despair", "Speed Of Blood", tra i più riusciti) che ne permeano la sulfurea struttura di base, certuni interessanti tentativi di vaga commistione che rendono la arcigna operina interessante et fruibile sotto differenti spigolature.

Perché tra pantomime ultra-Thrash anni ‘80 ("Ripper The Gloome") e oscuramente cineree ballate ("Last Scary Dream") occorre una certa dose di savoire-faire (sfrontatezza?) ad inserire inattesi squittii vocalici di chiara filiazione jap-pop ("Blind My Eyes") in questa anemica et insalubre melma, oppure ravanare coordinate para-alternative rock ("Delirious Daydreamer") all'interno di corrotte gutturalità vocali eredità del vecchio Thomas G. Warrior.

UH!

(Orcocan! M'accorsi solo or-ora chè cotanto disculo fù già de-recensito)

Si salti tutto appiépari allora.

Carico i commenti...  con calma

00:00
00:00
00:00
00:00
00:00
00:00