Noto che l’Autunno che incalza porta tutti a momenti di riflessione e a mettere “ordine nei cassetti”. In questi momenti molti sono i ricordi che emergono a volte negativi ma spesso anche positivi.
Questo disco, "The Plot Thickens" è stato insieme a "Zingalamaduni" degli Arrested Development la colonna sonora di uno dei più bei viaggi della mia vita. Si tratta di un viaggio nel continente africano, un viaggio assolutamente fisico e mentale quindi. Chi è stato in Africa infatti sa che la definizione vacanza è ben lontana da quello che può essere un passaggio in quel continente così fuori da ogni schema ed ogni logica. L’Africa è il fulcro della vita stessa un luogo dove sofferenza, gioia, ricchezza e povertà assumono connotazioni totalmente diverse da quelle a cui siamo abituati.
La stessa cosa si può dire di questi due dischi così originali e fuori dagli schemi che uscirono proprio nello stesso anno 1994 e che perfettamente si sposano con la musica tribale africana dalla quale assorbono atmosfere e sonorità. Pur avendoli ascoltati tutti e due intensamente per tutto il viaggio "The Plot Thickens" è quello a cui però sono più legata. Alcuni dei pezzi di questo disco come “Rise and Fall” o “Twyford Down” hanno avuto anche un buon successo radiofonico e sono spesso inseriti in compiltation Acid Jazz di quel periodo. E’ un po’ difficile definire però Acid Jazz un disco così ricco, denso e complesso come "The Plot Thickens".
I Galliano non parlano d’amore, tutt’altro. I loro testi trasudano di politica, impegno sociale, odio per il razzismo, per le guerre religiose, per il conformismo e parlano di amore assoluto per la pace. Un tema ricorrente è spesso la difficoltà di coloro che sono costretti ad emigrare dal loro paese e della loro conseguente perdita di identità. La grande aspirazione è verso un mondo globale privo di confini e pregiudizi. E’ proprio questo che lo rende un disco sempre attuale.
Le prime due tracce “Was this the time” e “Blood lines” da sole valgono tutto il disco. Prima i tamburi africani che incalzano di "Was this the time" poi la piccola intro melodica ed infine il rap di “Blood Lines”. Alle lente ballate come “What colour our flag” o “Cold Wind” si alternano pezzi più rap come “Believe” fino a concludere con l’acustica e dolce “Little One”.
Ho poi avuto modo nel ’96 di vederli in concerto al Velvet di Rimini per il lancio del loro album “4”… purtroppo il sentore di un imminente declino era già molto forte… “The Plot Thickens” rimane quindi sicuramente il loro lavoro migliore e più maturo.
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