" Dopo aver sentito Eiszeit avevo il cervello fuso " - Julian Cope
Oscura musica cosmica registrata nel 1978 ( pubblicato nel 2002 ) da un disinibito trio tedesco.
Batteria, due chitarre, voci e poco altro bastano per dare vita ad un corpo oscuro , indefinito nella forma, dolcemente opprimente, malsano, inquietante.
Mancano synth e basso ma l'uso creativo delle chitarre racconta un viaggio cosmico introspettivo, non lanciato nelle fredde regioni dello spazio ma nelle siderali e infinite profondità della mente. Universo ugualmente inesplorato, sicuramente abitato da più maligne presenze, " Demons "
Musica che ha le sue radici ben radicate nel passato , Ash Ra Tempel, Tangerine Dream , i Pink Floyd siderali, ma animata da uno spirito punk e soprattutto dai primissimi , sperimentatori post punk. Anche nei momenti più meditativi il buio è illuminato da scariche di una nuova energia che manca a molte opere che si muovono sugli stessi territori.
Musica che suscita brividi cinematografici . Perdersi nelle profondità di un pensiero, con la strana sensazione di avere un pericolo alle spalle. Un lungo corridoio buio con delle inquietanti porte da cui filtrano luci e rumori poco rassicuranti. Immagini e sensazioni avvolte da un pressante disagio.
Dario Argento crea fotogrammi dai suoni di Alpha Centauri.
Chiudiamo in uno studio i Neu ! del primo lavoro con le visioni di marca Chrome, probabilmente avremmo un qualcosa di simile a questo " Eiszeit"
" Ha fuso il cervello a Julian Cope ! Bella prova ! " direte Voi .
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