Dopo essermi dato un po' da fare per colmare la lacuna riguardante gli Helloween nel nostro fantastico sito, vorrei apprestarmi a far conoscere ai miei amici de-baseriani anche i Gamma Ray, grandissima band tedesca, nata da uno sfogo di Kai Hansen, probabilmente l'uomo simbolo proprio degli Helloween, che aveva lasciato la band dopo aver dato alla luce "Keeper Of The Seven Keys part II", considerato da molti il capolavoro della band.
Dopo aver sbalordito con il debut album "Land Of The Free", il buon vecchio Kai ha cercato di comporre un album che almeno arrivasse a ottenere circa lo stesso successo del precedente, e guarda i casi della vita, è riuscito a regalarci uno dei migliori album Power esistenti sulla faccia della terra, cioè "Somewhere Out In Space", grazie anche all'aiuto di Henjo Richter alla seconda chitarra, Dan Zimmerman a devastare il drum-kit e Dirk Schlachter al basso, e ovviamente Hansen, che per quelli che non lo sapessero si accinge a ricoprire il luogo di chitarrista e cantante.
Come possiamo capire dallo splendido artwork il cd fa perno sul tema fantascientifico tipo concetti spazio-temporali e incontri tra la razza umana e le forme di vita extraterrestri, come per farci capire che non siamo soli.

Si inizia con "Beyond The Black Hole", che con la sua trascinante sezione ritmica iniziale ci catapulta direttamente nello spazio per diventare una delle canzoni più belle del Power, capace di dare la carica anche alla persona più smorta esistente al mondo e poi cede il testimone a "Men, Martians And Machines", song bellissima grazie ai suoi riffs coinvolgenti. Con "No Stranger (Another Day In Life)" andiamo incontro alla prima ballad del disco, e posso dire con certezza che questa canzone possa essere ritenuta tale, una delle ballate piu belle di sempre e a mio avviso forse il miglior pezzo del disco. Dopo una breve parentesi struggente ritorniamo ai veri e propri ritmi del disco, grazie alla progressione della title track, avvincente in ogni suo passaggio dove Hansen ci fa vedere chi sia il songwriter Powermetaller! Bravo Kai, ma adesso è ora di lasciare spazio alle idee degli altri elementi della band, difatti con "The Guardians Of Mankind" è Richter a dire la sua, e ne esce un pezzo veramente niente male, anche se sicuramente non è il migliore dell'album. Alla fine della corta "The Landing" (una delle tante short-song presenti) arriva il momento di un'altra bella canzone, cioè "Valley Of The Kings", che seguita a ruota dalla ballad "Pray", la pomposa "The Winged Horse" e la all-drums "Comic Chaos" ci catapulta nella splendida "Lost In The Future", Che tra l'altro contiene un assolo che intona le note di "Oh Susanna", per dare un tocco di Happy che rende veramente unico quest'album, che si chiude in bellezza con il trio finale "Watcher In The Sky"-"Rising Star"-"Shine On"... anzi dimenticavo, nella versione rimasterizzata troviamo anche "Return To Fantasy", cover degli Urriah Heep, anch'essa molto bella, anche se non fondamentale al fine del giudizio di questo cd.

Non penso sia necessario spendere altre parole su questo capolavoro, se non affermare che sia uno dei migliori album venuti alla luce nella seconda metà degli anni novanta, per fortuna che esiste qualcuno ancora in grado di comporre un sano metal come si deve, lontano da satanismo e morte... Imperdibile per ogni fan degli Helloween e del Metal l'album che dimostra una volta per tutte la superiorità nel campo di quel grande musicista che è kai Hansen...

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