"Version 2.0", è il secondo album studio dei Garbage, uscito nel 1998 è tutt'oggi riconosciuto all'unanimità e dai fans il migliore dei loro dischi, opinione sulla quale mi ritrovo al 100% avendo indiscutibilmente tra le mani un vero e proprio gioiello degli ultimi anni 90's.

Molti conoscono questo gruppo sopratutto per i singoli tratti dal terzo album "Beautifulgarbage", sicuramente quello che ha avuto il maggior riscontro commerciale, ma che seppur un buon album non ha nulla a che vedere con la perla che l'ha preceduto;  "Version 2.0", parliamo di un album di ottimo fatturato, ricco di influenze e in primo luogo VARIO (come poteva essere altrimenti di fronte a uno dei gruppi più eclettici e sperimentalisti degli ultimi anni ) , si puo infatti passare da brani come "Temptation Waits" e "Hammering In My Head" in cui possiamo trovare un grande frullato musicale di più generi ed influenze, al pop facile e "sbarazzino" di "When I Grow Up",  per passare a slowbeat capolavori quali "The Trick Is To Keep Breathing" e "You Look So Fine" (sicuramente il brano di più impatto di questo album).

Insomma se siete tentennanti alla "schematizzazione a tutti i costi" questo è il gruppo che fa per voi. Doveroso è un breve accenno alla formazione della band in questione: i Garbage sono un gruppo di musica rock/alternative creato nel 1994 da Butch Vig (produttore, batterista), Steve Marker (chitarrista), Duke Erikson (bassista, synth,tastierista) ed ovviamente non ultima la carismatica Shirley Manson (cantante, autrice, compositrice, chitarrista, backing vocals).

Poche chiacchiere, passiamo al dunque e alla descrizione delle tracce di questo album,che vi assicuro apprezzerete molto. 

Si inizia leggero con "Temptation Waits", siamo sinceri, non è tra i punti più alti di questo album, ma tuttavia si lascia apprezzare facilmente; a farlo da padrona vi è un cantato di facile presa, ad opera di una Shirley che non mostra tutte le sue potenzialità canore (che potrete apprezzare in seguito); il contorno sono distorsioni, bells, schitarrate, ponti con un ottima Shirley che sussurra, outro a calare di tono (un particolare modo di stesura che ritroverete in gran parte della produzione dei Garbage), da tenere d'occhio l'effettistica di questo pezzo: strani effetti spaziali, panning ovunque, filtri, reverse, sweep, a conferma di una produzione sempre maniacalmente curata di questo gruppo mai banale, mai scontato; il pezzo in questione è stato anche incluso sulla colonna sonora del noto telefilm anni 90 "Buffy" (i detrattori considerano i Garbage un gruppo marchettaro considerate le numerose canzoni che sono poi finite in altrettanti spot o telefilm, nulla di più errato, stiamo parlando di una band davvero meritevole e capace che purtroppo è stata sempre molto sottovalutata (specie da noi in Italia), basti pensare al quasiflop degli ultimi 2 dischi (Bleed Like Me e la raccolta Absolute Garbage").

Segue "I Think I'm Paranoid", il pezzo più famoso di questo gruppo, e oggettivamente uno dei più belli, un brano costruito intorno ad un cantato multicolore della solita camaleontica Shirley che si muove su un tappeto sonoro in continua evoluzione, mostrandosi dapprima tranquilla sulle strofe, melodica sui ponti , aggressiva, agitata sul ritornello, a suo aiuto va il pesante uso di effettistica da parte di Butch e soci (distorsioni, compressioni, reverb, scretch, elementi glitch, reverse, tutta roba all'ordine del giorno per le produzioni made in Garbage). Epica la chiusura che vede una Shirley più incazzata che mai, accompagnata dalle chitarre distorte che ne accentuano il momento aggressivo e -paranoico- per passare agli ultimi 20 secondi in cui il tutto si calma con una Shirley tutto d'un tratto calmata , avvolgente e dolce. Per meglio comprendere il vortice di umori ed emozioni di questo brano è altamente consigliabile anche la visione del video (se volete rifarvi gli occhi con una Shirley più sexy che mai lo consiglio anche ai non fan del gruppo ;D).

Sembra ritornare ad inizio album quando nel lettore scorre "When I Grow Up", altro pezzo spensierato e solare facilmente riconducibile alla prima traccia dell'album, anch'esso come la precedente uscita come singolo e con un video che alterna una Manson che balla, a scene tratte dal film Big Daddy "Un papà speciale" (riallaciandosi al discorso della prefazione anche questo pezzo è stato usato come colonna sonora).

"When I Grow Up" si presenta con la "solita" breve introduzione che anticipa il vero e proprio pezzo, un riff tranquillo e sintetizzato accompagnato dai soliti strani fx che i nostri si divertono a piazzare nelle varie intro, poi prende forma, entra il facile ritornello popfriendly accompagnato da chitarre distorte, improbabili accompagnamenti in panning, largo uso di elettronica, e gli immancabili cambi di scenario, esatto le solite scelte stilistiche già incontrate in precedenza, ossia inizio con atmosfera tranquilla, poi  "casinara , ponte a salire, ritornello con voce e strumenti più presenti, e nuovamente chiusura calma con i background di Shirley che seguno il cantato (ecco un altra delle peculiarità di questa donna, come fa i cori lei NESSUNA!).

Ok,dopo la "caramellosa" When I Grow Up , che non verrà di certo ricordata come un capolavoro , passiamo ad una canzone da ascoltare e riascoltare più volte, parlo di Medication , tra i pezzi più riusciti di questo gruppo , che a mio avviso rende sempre meglio su queste "ballad".

Una ballad appunto, anche se non al 100% visto che troviamo anche qui i continui passaggi da calmo a incazzoso che come avrete ormai capito è di fatto un marchio di fabbrica del gruppo, ma anche sognante, calma, indiscitibilmente una bellissima atmosfera (quando tempo fa in rete mi è capitato di leggere alcuni commenti su questa canzone mi sono più volte imbattuto sul termine "riflessiva"; beh, mai aggettivo fu più calzante per "Medication", sentire per credere: apertura con piano, chitarra acustica, beat elettronico e una malinconica Shirley che introduce il pezzo che poi sale su un ritornello quasi ansioso e liberatorio, per poi rigettarsi su una strofa malinconica e rilassante; scommettiamo che non potrete fare a meno che viaggiare sul ponte melodico a metà canzone (2.12 per l'esattezza); a primo ascolto fuori luogo, al secondo geniale, al terzo potete già reapettarlo!) un pezzo da ascoltare e riascoltare, magari avvolti nel buio della propria camera/auto.

"Special": ha forse bisogno di chissà quale presentazione? Ogni fan dei Garbage che si rispetti non puo che adorare questo pezzo... come ? non siete fan dei Garbage ? Beh allora è arrivato il momento di ascoltare questo pezzo! La melodia di questo pezzo è veramente bella ed orecchiabile,molto allegro nel complesso, ma quello che salta subito all'orecchio dell'ascoltatore è la bellezza sopraffina dei cori,la Shirley si supera, quasi a voler ribadire il suo talento incredibile per questi cori sempre di grande impatto! Un pezzo dal repeat assicurato, uscito anch'esso come singolo, è accompagnato da un ottimo video dove i 4 membri della band si inseguno su degli elicotteri in un cielo pieno di ostacoli e... beh guardatelo ;).

Si continua con "Hammering In My Head", canzone che si discosta un attimino dalle precedenti,non è un brano scadente, ma dopo gli alti delle tracce che l'anticipano passa sicuramente in secondo piano, è comunque una canzone molto varia e ben fatta in cui possiamo trovare sonorità disco, rock, break, schitarrate, distorsioni, pausone trip hop, ed ovviamente tanta, ma tanta elettronica, come del resto i Garbage ci hanno ben abittuato da anni, il tutto con la voce di Shirley a fare da cornice, ora aggressiva, ora dolce e soffusa, quasi a volerti sottolineare come un solo brano dei Garbage possa sembrare più brani di altri gruppi messi insieme, una sorta di collage musicale!

Traccia n.7: "Push It", un altro grande alto della band, pezzo noto anche al grande pubblico per il successo radiofonico che riscosse all'epoca, uscito come singolo nel 1998 presenta uno dei video migliori della band, girato dal regista Andrea Giacobbe, un video inquietante e disturbato che rispecchia in tutto e per tutto i tratti musicali del seguente singolo, a tratti dark, cupo, nervoso: la solita spirale Garbegiana in cui la stesura varia continuamente da punti calmi a tratti in cui il pezzo scoppia letteralmente in rabbia, aggressività e riff ossessivi, -è proprio questa una delle particolarità che preferisco del sound Garbage, e non mi stancherei mai di queste loro stesure particolari -, ottimo il chourus, degno di nota il beat elettronico glitch/industrial.

Si prosegue con un capolavoro, "The Trick Is To Keep Breathing", trip hop di altissimo fatturato. Ho già scritto che sono questi i brani che preferisco dei Garbage, ballad sintetizzate e tranquille ("Milk" del primo album è la capostipite dei pezzi su questo filone che saranno presenti in tutti gli album della band). Sono proprio quest'ultimi che consiglio di ascoltare a chi vuole cominciare ad approfondire la band, o a chi non ha ancora avuto modo di ascoltarli

Calma, "slow",  eterea, cori Shirleyiani onnipresenti e sempre azzeccati, un beat elettronico appena appena percepibile, un basso trip hop in battere che accompagna la voce sussurrata della Manson, e per finire pad, strings: ecco "The Trick Is To Keep Breathing"; ricordate "Frozen" di Madonna o "Joga" di "Bjork"? Questo è lo stile, un viaggio, consigliatissimo!  10 e lode.

Il percorso di "Version 2.0" continua con "Dumb", una traccia elettro-rock a primo ascolto molto anonima, ne caldo ne freddo potrebbe essere la vostra prima impressione, effettivamente è stata anche la mia la prima volta che l'ascoltai :-) ma per fortuna il pezzo si risveglia sull'ottimo ritornello, frizzante ed orecchiabile, chitarre, cambi di scale, elettronica a manetta sono all'ordine del giorno.. è un pezzo facilmente skippabile, io in primis non lo ritengo a livello degli altri pezzi dell'album, sufficienza garantita si, ma poteva benissimo essere scartato per far posto ad una delle tante b-side uscite sui singoli tratti da questo album.

Quasi a voler ribadire che questo è un Album con la A maiuscola, e che le tracce da 6 saranno rimpiazzate da grandi hit arriva "Sleep Together", altro cavallo portante di questo album, non è mai uscito come singolo , ma il flavour di una super hit lo potrete ben notare sin da un primo ascolto! Il pezzo apre con la classica introduzione calma e piena di effettistica, poi sale di potenza con una Shirley ora decisa e concreta sui cantati, ora calma e sussurrante, ottimi gli arrangiamenti, e sopratutto il mastering. Il pezzo suona veramente molto bene, sebbene siano presenti molte parti e strumenti il tutto è amalgamato nel miglior modo possibile, e con queste sonorità vi assicuro non è facile, ripeto a mio avviso sarebbe stato un potenzialissimo Singolo. 

Giungiamo ora alla penultima traccia di Version 2.0, trattasi di "Wicked Ways" un pezzo terzinato che fa molto "Tainted Love".  A tratti funkeggiante e vintage, a tratti pop/rock, a tratti retrò, a tratti moderna: puo piacere come non piacere, io la lascio scorrere volentieri.

Si volge cosi al termine di questo disco, l'ultima canzone è guardacaso la più bella del disco, uscita come singolo e accompagnata da un bel video intimo e passionale ambientato su un lontano pianeta, a mio avviso il loro miglior pezzo in assoluto.

Si tratta di un altra ballata Trip Hop, sulla falsariga di "The Trick Is To Keep Breathing", sonorità che come detto si sposano alla perfezione con la particolarissima voce di Shirley Manson, gli archi , il piano, un beat volutamente "sporco" accompagnano un cantato triste e dai toni scuri riuscitissimo, Shirley non è la prima arrivata e si sente, l'interpretazione vocale di questo pezzo non ha eguali, se poi ci aggiungiamo anche gli spettacolari cori sul ritornello e una chiusura spaziale a tutta sintetizzazione, la parola CAPOLAVORO è presto detta, un pezzo che supera ogni aspettativa, e che ti fa capire (qualora ce ne fosse stato bisogno) che abbiamo davanti 4 geni.

Il mio consiglio è di procurarsi al più presto questo capolavoro di album, se vi piaciono le sperimentazioni e il voler spaziare su più generi, questo prodotto non vi puo mancare!

Carico i commenti...  con calma