Tag Battle, Fight!

Premetto subito una cosa: questo l'ho visto più di un anno fa. Mi rendo conto che potrebbe essere un pessimo inizio per una recensione, chiederò quindi soccorso a quest'altra locandina nella speranza che vedendola anche voi possiate convincervi che tutto sommato ho le carte in regola per parlarne.
Ok, non ci credete ancora che me lo ricordo? Va bene branco di infedeli, beccatevi la trama per filo e per segno:
Siamo in Indonesia, un gruppo di poliziotti stile S.W.A.T. entra in un palazzo che funge da base operativa per i cattivoni della zona. I cattivoni chiudono le porte e (spoiler) si sparano e si picchiano tutti quanti per i restanti 95 minuti. Fine.
Constatato che ricordo pressochè tutto andiamo avanti.

Ci sono almeno tre motivi che rendono "The Raid: Redemption" meritevole di attenzioni. Il primo è che onestamente ero stufo di film action farciti di gente che fa finta di essere sensibile. Trame che traballano attorno a personaggi piatti, e l'inevitabile pseudostoria d'amore che, basta! Sul serio, basta: che mi fotte a me della ragazza di Jason Statham in "The Transporter"? Che mi frega??? E'un action e voglio il sangue e le pallottole, se ci metti dentro pure una vagina c'ho un picco di testosterone che mi va in tilt il cervello, mi deconcentro, e mi perdo tutte le esplosioni. Intendiamoci: anche qui c'è una "donna amata", però per finta. Sì, perchè con la sua trama appena accennata questo film centra il bersaglio. Non racconta niente, perchè l'azione non ha niente da raccontare, l'azione la vedi e una cosa deve fare: mettersi in mostra. E dio santo se  Evans la mette in mostra. Camere a mano alla "Rec", soggettive alla "Doom" e carrellate filocoreane,  il tutto montato col frullatore da un genio del caos (Evans).
A dirla tutta a metà film "The Raid" comincia anche ad avercela una trama, tipo che ci sono 2 scene da tre minuti l'una in cui la gente parla e nessuno spara o mena le mani, ma avendovi già spoilerato il 90% del film preferisco lasciarvi scoprire da soli gli ultimi dettagli (totalmente irrilevanti e pure banalotti, ma ben costruiti e  girati, cosa pressochè impossibile in un film del genere).

Il secondo motivo per cui ritengo sia opportuno parlare di 'sta cosa qui è il coreografo del film. Non che ci sia da dire molto: è quello che ha curato le coreografie. Si chiama Yayan Ruhian ("Faccia da Tiuccido" per gli amici) e nel film si prende pure la briga di interpretare Mad Dog, boss di fine livello dal nome palindromo. Quello che sopra di lui c'è solo il cattivone finale, fosse il palazzo dei Cobra sarebbe Destro. Ma  più cazzuto, parecchio più cazzuto. E' uno che quando mena le mani ti fa tremare il muro del salotto e quando sta a cuccia ti spacca il telecomando  con lo sguardo. E', in ultima analisi, il classico tipo che farebbe paura pure a sua madre se solo gli fregasse qualche cosa di andarla a trovare ogni tanto povera donna, che saranno cinque anni che lo chiama e lui le mette giù prima ancora di rispondere. Un tipo a modo insomma. Uno che appena compare tu cominci a lanciare popcorn, non sai perchè lo fai, ma la ragione sta con te e tifa pure lei "Faccia da Funeraleimminente".
Il terzo motivo per cui è cosa buona e giusta parlare di "The Raid" è che c'è il rischio di essere di fronte ad un nuovo genere: "The Horde", "Dredd", "The Raid: Redemption", il suo futuro e imminente remake americano, e il prossimo sequel "The raid: Berendal". Tutti chiusi in un palazzo a menare le mani e cercare di uscire, che la fuori sarà pure un brutto mondo ma non è che qua dentro che si stia proprio in buisness class.

Ora, se è vero (e non lo so) che stiamo assistendo alla nascita di un nuovo fenomeno cinematografico di genere (abbastanza inutile) è anche vero che questo "The Raid" ne è il "capolavoro assoluto senza se e senza ma". Al momento ne è il capolavoro perchè se la gioca con soli altri due titoli, di cui uno (Dredd) particolarmente scarso. In futuro ne resterà il capolavoro perchè: punto primo "Faccia da Salutaquestomondo" Mad dog è un personaggio che per vederne uno con lo stesso carisma concentrato in un simile numero di battute (zero) dovrete aspettare almeno vent'anni; punto secondo perchè di questo film esistono 2 versioni con 2 colonne sonore differenti. Una delle due è curata dal dj dei Linkin Park e ciò nonostante il film resta una figata pazzesca; punto terzo:  in meno di due minuti, senza dover buttare sul campo "Faccia da Sevuoilasciochetisuicidi" Mad Dog tra l'altro, ridicolizza qualunque cosa abbiate visto con "Faccia da Sononelfilmsbagliato" Scott Adkins. Non ho mai visto un film intero di Adkins ma sfido qualunque suo estimatore a sostenere il contrario.  Sono disposto a sfidarli tutti assieme con un braccio legato dietro la schiena.

In conclusione, se si è disposti a vedere gente che spara e si picchia per un'ora e quaranta, "The Raid" è un po' quello che era il paginone centrale di play Boy con Pamela Anderson bionda sopra e nera sotto: una cosa da tenere nascosta sotto il materasso, godersi in solitaria e che ti fa sentire veramente maschio (e pure un po' fesso).
Chi invece è ancora convinto che "100 minuti di sparapicchia" sia una metafora, è il caso non ci si avvicini neanche, perchè giuro: con la trama di "The Raid" un film "normale" ci riempie giusto i titoli di testa.

PS: "Faccia da Dolorepuro" Yayan Ruhian ha preso parte ai "pestaggi e coreografaggi" pure in Matrix. Il primo Matrix. I combattimenti del primo Matrix... Che non so voi ma io balletti più divertenti ne ho visti pochi. Non che io sia un gran appassionato di balletto in effetti.

PPS: Girano voci che per quanto concerne gli stunt non ci sia nulla in computer grafica e che siano tutti autentici, io preferisco non crederci.

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