A solo un anno di distanza dal precedente disco "Old new ballads blues" ritorna Gary Moore, il chitarrista irlandese tanto amato quanto odiato dai puristi blues. Moore continua ad andare per la sua strada, continuando ad alternare dischi blues a dischi hard-rock blues. Questa volta, pero', non ci sono troppe sorprese in quanto la nuova uscita ricalca piu' o meno le scelte fatte con il disco precedente aggiungendo qualche up-tempo in piu'.

"Close as you get" e' composto da undici canzoni equamente divise tra ballads e canzoni piu' tirate di carattere blues senza toccare l'hard rock degli anni '80 o del piu' recente "Scars" (1992). Anche la scrittura e' equamente divisa tra cinque canzoni scritte da Moore e sei cover.

La partenza e' con il botto ed e' affidata alla sua sferragliante ed ironica IF THE DEVIL MADE WHISKY, procedendo poi per la notturna ed anch'essa scritta da Moore TROUBLE AT HOME con la chitarra a dettare il tema su un tappeto di tastiere poco invadenti.

Con la cover del maestro Berry, THIRTY DAYS si puo'lasciarsi andare su un blues-boogie maestoso e divertente. HARD TIMES e' un mid-tempo blues scritto ancora da Moore con la presenza di MARK FELTHAM all'armonica ed una grande prova di feeling chitarristico del nostro che conferma, nonostante tutto, di essere ancora uno dei migliori chitarristi blues bianchi e a proposito di maestri di blues bianco ,la quinta traccia e' HAVE YOU HEARD cover del grande J.MAYALL. Ancora cover EYESIGHT TO THE BLIND di Williamson per una delle migliori tracce del disco, elettrica e passionale.

EVENIN' di Swan/Royce e' un'altra ballad notturna dove Moore mette in mostra una buona interpretazione vocale cosi' come in NOWHERE FAST, sua composizione. CHECKIN' UP ON MY BABY ancora di Williamson rialza un po' il tiro,blues elettrico e tirato con l'armonica ancora protagonista. Sul finale le due canzoni piu' lunghe che superano i sette minuti. I HAD A DREAM,canzone scritta da GAry Moore,ballad con un solo finale da antologia e SUNDOWN, cover che chiude il disco in maniera molto roots con solo voce e chitarra acustica e slide. Menzione particolare, infine, per il batterista del disco, Brian Downey dei THIN LIZZY.

Cosa dire,un disco vecchio nei contenuti da consigliare ai fans dell'irlandese, per gli altri che non lo conoscono consiglierei di cercare il suo" best seller" "STILL GOT THE BLUES", approfittando magari dell'uscita dell'intero catalogo di Moore a 5 euro nei grandi megastores.

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