Ho conosciuto i Gaznevada nei primi anni '80, avevo 13 anni, dopo aver ascoltato alcuni brani (tra cui "NevadaGaz") alla radio e aver letto alcune recensioni su riviste musicali! Acquistai il primo album tramite corrispondenza (sono di Bari), ricordo bene, da un negozio di Bologna "Disco D'oro", e all'ascolto ne rimasi folgorato, devo dire all'altezza dei migliori Tuxedomoon, Talking Heads, ..., non riuscivo a credere come un gruppo italiano fosse riuscito a fare uno tra i migliori dischi della storia del rock! E poi la scelta del nome del gruppo "Gaznevada" è stato davvero geniale, nuovo e facile da ricordare!
Dunque, preso dall'entusiasmo acquistai ,sempre per corrispondenza da Disco D'oro, il loro secondo album "Dressed to kill". Beh! Immaginerete la mia piccola delusione, però non si possono ripetere i capolavori, infatti ascoltandolo era chiaro che qualcosa era venuta meno, quella magia che univa i brani del primo album! Molta più elettronica e drum-machine, poco sax, ..., comunque vicino al genere di "Sick Soundtrack" !
Lessi su varie riviste del cambio di stile del terzo album, ma legato ormai al gruppo lo acquistai ! Da premettere che precedentemente acquistai il singolo "Ragazzi dello spazio/Dolly" del 1982, e devo ammettere che non era male, mi ricordavano un pò i Polyrock ! Invece "Psicopatico Party" è stata una forte delusione! Da premettere che a me piace anche la musica dance, ma fatta bene! Ma come si fa a rovinare un gruppo così in poco tempo? Era il 1983, si poteva orientare verso il Rock Italiano (vedi i Litfiba, Diaframma, Denovo, Underground Life,...), invece un disco privo di idee, tastiere scialbe, immagino Billy Blade (mitico) a canticchiare quelle canzoni, una vera tortura!!!
Salverei solo qualcuna, in particolare "Beirut Ovest", con souni più duri sarebbe stata la virata verso il nascente Rock Italiano del periodo (a tratti si somiglia a "Elettrica Danza" dei Litfiba) .
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