Ogni grande gruppo che si rispetti contiene all'interno della propria discografia almeno un album che è una perla nascosta. Generalmente queste perle si annidano tra i lavori che precedono quello che da lì a poco sarà l'album capolavoro, l'album storico e della maturità artistica della band che consegnerà il gruppo alla fama mondiale...

Ad esempio i Beatles di "Revolver" (1966) album precedente a "SGT Pepper" del 1967 o nel caso dei Pink Floyd, "More" del 1969, anche se non esattamente precedente a "Dark Side", ma con in nuce tutti gli elementi di quel cambio di rotta che li porterà poi al loro capolavoro.

Nel caso dei Genesis, "Foxtrot" album del 1972, che precede "Selling England By the Pound" del 1973.

Foxtrot è il terzo album in studio dei Genesis e dà la cifra di quella che sarà la svolta nella loro musica, come più volte affermato in diverse interviste dagli stessi musicisti. Sarebbe potuto essere il loro canto del cigno se non ci fosse stato, soprattutto, il loro tour in Italia; come loro stessi hanno sempre affermato, che li convinse di avere un pubblico molto più vasto ed interessato alla loro musica di quanto invece non fosse nella loro patria di origine e di quanto essi stessi si aspettavano.

E' un album che segna la fine "dell'adolescenza o fanciullezza" del loro percorso musicale, se vogliamo, dei Genesis prima "dell'opera magna", adulta, consapevole e ricercata di "Selling England".
Opera raffinata, ma ancora grezza, riesce a mettere a a fuoco quelli che saranno i temi dominanti del progressive-barocco, distaccandosi dai precedenti album molto più istintivi e "selvaggi".
Il suono delle tastiere iniziali di “Watcher Of The Skies” (brano nato durante delle prove ad un concerto italiano) introduce alla perfezione l'atmosfera dell'album, dove accanto a brani che ancora risentono del periodo precedente (Trespass, Nursery Cryme) come appunto “Watcher Of The Skies” e “Get’em Out By Friday” trovano spazio brani più immediati e liberi come “Time Table” e “Can-Utility And The Coastliners” che aprono nuovi orizzonti e la cui bellezza classicheggiante li rende delle perle uniche, innalzando di dignità musicale l'intera musica "pop". La seconda facciata dell'album si apre con un brano di Hackett, "Horizons" che pur partendo da atmosfere "bachiane" è divenuto col tempo uno dei brani di musica moderna più belli mai composti per chitarra; giusto preludio alla suite "Supper's Ready", un'apoteosi compositiva ed esecutiva che segna la summa dell'arte dei Genesis, dando la battuta di lancio per il successivo "Selling England by the Pound".

Che dire, una pietra miliare nella musica moderna.
Con "Foxtrot" e "Selling Enland" i Genesis innalzano di qualche spanna il livello della "musica pop" fino ad allora considerata fatta di poco, da persone che a poca tecnica esecutiva univano il fatto di non aver mai studiato musica e quindi considerata "inferiore" rispetto ad altri generi contemporanei. Beh in molti si dovettero ricredere; dopotutto parlando a posteriori stiamo parlando di artisti del calibro di Phil Collins e Peter Gabriel e della loro "gioventù" musicale 

Una curiosità poco conosciuta riguardo il progetto grafico della copertina ad opera di Paul Whitehead. Probabilmente avrete visto questa copertina centinaia di volte, ma scommetto che non avete mai fatto caso a quanto sia entusiasta il quarto cavallo (quello più a destra, cavalcato dal cacciatore con la faccia verde) di essere così vicino alla volpe...:-)

Carico i commenti...  con calma