Premetto che "Foxtrot" è a mio avviso il miglior album di tutti i tempi, ma andiamo per passi.

La Carriera dei Genesis nasce quando le ricche famiglie di Peter Gabriel e soci li mandano a studiare in un istituto privato londinese, dove si conoscono e formano i Genesis, i cui primi componenti sono: Peter Gabriel, Tony Banks, Mike Rutheford e Antony Phillips. Il primo cd, causa l'influenza del produttore Jonathan King, è piuttosto commerciale, nonostante l'imponenza dell'idea: un concept album sull'antico testamento. Il risultato è un cd molto altalenante, che alterna, nelle sue brevissime composizioni, momenti pop e momenti fin troppo pomposi causa di un grosso utilizzo dei fiati (strumenti che i Genesis impareranno ad usare molto meglio in seguito).

Il secondo album, "Trespass", mostra un netto miglioramento, con canzoni molto belle come "Looking for Someone", "Stagnation", e ovviamente "The Knife", che, oltre che diventare uno dei brani di maggior successo della band, diventerà la canzone di chiusura di tutti i concerti, almeno fino all'addio di Gabriel. Subito dopo arriva alla batteria Phil Collins e alla chitarra Steve Hackett ed esce un album ancora migliore: "Nursery Crime", nel quale i Genesis piazzano 7 ottime canzoni, tra le quali spiccano "The Musical Box", "Seven Stones" e "The Fountain of Salmacis".

Come migliorare un cd già così bello? I Genesis ci riescono con il successivo "Foxtrot", geniale già dalla copertina, non priva di sottili riferimenti al vero senso (a dir poco amoroso) delle composizioni dell'album. La prima canzone è "Watcher of the Skies", una canzone molto variegata che dopo un ottimo inizio musicale sfocia in un altrettanto piacevole rock, prima di chiudersi con un nuovo crescendo strumentale, forse la parte più bella della canzone. Segue una corta ma straordinaria canzone: "Time Table", anch'esso con un meraviglioso crescendo d'intensità al suo interno. Dopo arriva la parte meno perfetta dell Lp, con due, seppur ottime, canzoni che non riescono (almeno secondo la mia opinione) a raggiungere il livello delle altre: la rockeggiante "Get 'Em out by Friday" e la più elegante "Can utility and the Coastliners" che può ricordare i brani dell'album precedente, e ci regala un meraviglioso Mellotron. La seconda facciata si apre con la brevissima (1:38) ma piacevole "Horizons" brano suonato solo dalla chitarra di Hackett, ispirato ad una suite per violoncello di Johann Sebastian Bach.

Il cd si chiude con una canzone, o per meglio dire, una suite, che da sola potrebbe conferire le 5 stellette all'album: "Supper's Ready", la canzone per eccellenza dei Genesis. Il brano (ispirato ad un evento realmente successo a casa di Gabriel e la sua allora moglie) si apre con una parte quasi parlata di Peter Gabriel con la moglie, e l'avventura inizia con la frase "I Swear i Saw Your Face Change" (Io giuro di aver visto il tuo volto cambiare) e ci spedisce in un viaggio mitologico religioso, attraverso le sette parti del brano. Nella seconda, "The Guaranteed Eternal Sanctuary Man" (l'uomo che garantiva il santuario eterno), che parla dell'antipatico capo di una religione scientifica (una sorta di antagonista di Gesù Cristo, afferma Gabriel) che riteneva di conoscere il segreto di domare il fuoco. Dopo un breve coro di ragazzi si apre la terza parte, "Ikhnaton e Itsacon and their Band of Marry Man" riferito a due uomini, ancora una volta figure negative, che "ammazzavano per la pace" (killing for peace). La parte quarta, "How I Dare I Be So Beautiful?" (Come Oso Essere Così Bello?) è riferito al mito di Ermafrodito (ancora ambiguità) e, con la sua ultima frase, anzi, parola, "A Flower", ci introduce in quello che è forse la parte, musicalmente parlando, più bella dell'album (e di conseguenza della musica stessa), la parte 5, "Willow Farm" (La Fattoria di Willow) nella sua prima parte, la più frenetica, difficile da classificare in un genere preciso, ma si può dire con certezza che presenta la perfezione assoluta di chitarra e batteria. Più pop, ma non per questo meno bella, la seconda parte, separate da un "All Change!" (Tutto cambia!). In questa parte i due innamorati della parte 1 vengono risucchiati nella stesso lago in cui fu risucchiato Narciso, e si ritrovano in un mondo folle e surreale. Il tutto ci porta alla parte più intensa della suite: "Apocalypse in 9/8" (Apocalisse il 9/8) che fa appunto riferimento al racconto biblico dell'apostolo Giovanni. Si tratta di un brano (come dice anche il titolo) strutturato su tempi dispari, che provoca una tensione enorme: il mondo è in pericolo "Dragons coming out of the sea" (Draghi escono fuori dal mare) e il diavolo sta giungendo "666, is no longer alone" (666 non sarà più solo a lungo). Tuttavia l'irruzione del demonio è effimera: viene sconfitto e, nella settima e ultima parte, "As Sure as Egg is Egg" "Tanto Sicuro Come un Uovo è un Uovo" la canzone lascia intendere la morale: il bene è la via da seguire.

A Conti fatti, questo album rappresenta la piena maturità artistica del gruppo inglese, "Foxtrot" è un capolavoro assoluto che solo "Selling England by the Pound" riuscirà ad avvicinare.

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