Foxtrot
Dopo il successo di critica ed (in parte) anche di pubblico di Nursery Cryme, i Genesis tentano il colpaccio con un nuovo album, uscito l'anno dopo rispetto al precedente: Foxtrot. Anche se in apparenza quest'album sembra sia stato creato per costruire un filone commerciale dopo il successo di Nursery Cryme, in realtà le cose sono diverse... molti critici hanno definito questo LP la conseguenza di Nursery Cryme, in realtà capirete che questi due LP sono molto diversi...
L'album si apre con "Watcher Of The Skies", che si apre con il mellotron di Banks per poi sfociare in una rockeggiante canzone dove la chitarra elettrica di Hackett si fa sentire, e come! Canzone di apertura dei concerti, "Watcher of The Skies" è poi seguita da una canzone, "Time Table", dannatamente semplice e scontata ma dannatamente dolce e bella, anche se creativamente ripeto che non è eccezionale, ma si sa, le cose semplici spesso sono le più belle. Dalla ballata arriviamo all'ironia, con "Get'em Out By Friday" una canzone dal tema forse strampalato, l'invasione degli alieni sulla terra, ma senza dubbio affascinante. La canzone musicalmente cade su alti e bassi, su strimpellate barocchesche del trio Banks/Rutherford/Hackett, accompagnate da Collins e dalla voce di Gabriel, e su pezzi narrati molto originali, ma che spezzano spesso l'armonia della canzone. Ed è questo uno dei punti deboli dell'intero album, i cambi infatti sono mooooooolto frettolosi, e non sempre si trovano in armonia con la parte successiva. Eccoci ad un'altra canzone molto sottovalutata: "Can-Utility & The Coastliners", l'esempio più lampante della frettolosità di cambi di ritmo, che qui eccheggiano e rieccheggiano in una melodia che però in alcune fasi sorprende (sempre grazie a Banks) mentre per il resto restano nel cosidetto "bello, ma non perfetto"!
Poi sul lato B troviamo SOLO due canzoni! Alcuni di voi si staranno domandando: "Come, solo due canzoni?". Si però andiamo con ordine. La prima dura 1 minuto e mezzo scarsi, ma la canzone non è scarsa, anche se c'è di meglio. Stiamo parlando di "Horizons", un brano strumentale che cammina (quasi come una lumaca c'è da dire) sulle corde di Hackett, regalandoci una canzone bella ma senza troppe pretese. Pretese che verranno del tutto rispecchiate nell'ultimo brano: "Supper's Ready", una camaleontica suite di 23 minuti dai ritmi mutevoli e, spesso, magnifici, vedi "Apocalypse in 9\8", pezzo creato in collaborazione con Gabble Ratchet, "The Willow Farm", ironicità al massimo livello ma anche con molta genialità, e la parte finale "As Sure As Eggs Is Eggs (Aching Men's Feet)", con la liberazione di Gerusalemme. Insomma, "Supper's Ready" è forse la massima espressione della creatività Genesisiana, con una suite che rientra tra le suite leggendarie di quell'epoca (tra cui "Tarkus" dei ELP).
E si conclude un album magnifico, che però rispetto all'album precedente ed al successivo, Selling England By The Pound rivela una ricerca più accurata della semplicità rispetto al barocco e alla magniloquenza degli altri album dell'epoca Gabriel. E proprio come ho detto prima, la legge della canzone semplice vale anche per l'album, che perde il confronto solo con sua maestà Selling England By The Pound, ma che vince il confronto con tutti gli altri. Se amate i Genesis e non avete questo album, compratelo immediatamente, a gli altri dò il consiglio di rivalutarlo e chi non lo ha... se volete provare qualcosa di nuovo e vi volete affacciare alla scena progressive, Foxtrot potrebbe essere l'inizio di tutto!
Carico i commenti... con calma