Dopo la pubblicazione dell'album Trespass del 1970, i Genesis partono per un tour, promosso dal produttore della Charisma, etichetta discografica che prediligeva i gruppi progressive come i Van Der Graaf Generator, Stratton-Smith, che li porta a girare l'Europa. La teatralità di Peter viene messa in evidenza negli show di quel periodo e il gruppo matura così velocemente dal punto di vista musicale e nell'ambito dello spettacolo che lo stesso Stratton-Smith li definirà troppo bravi per essere raggiunti dagli altri gruppi. Costruita una certa fama, i Genesis tornano in studio per registrare il nuovo album, che uscirà nel novembre del 1971. Esso si intitola Nursery Cryme e passerà alla storia per la copertina molto originale, disegnata da Paul Whitehead, che già aveva prodotto la copertina di Trespass.
L'album è composto da 7 tracce. Il lato A si apre con The musical box, canzone di durata molto lunga, che sviluppa al suo interno diversi cambi di tempo e diverse armonie, dal rock più hard al rock barocco. La canzone è accompagnata da un testo molto particolare e ambiguo, scritto da Peter Gabriel. In esso si parla di una bambina di 9 anni, Cynthia, e un bambino di 8 anni, Henry, che giocano tranquillamente a croquet. Ad un certo punto la bambina alza la propria mazza e colpisce la testa dell'amico, decapitandolo. Ella, tornata a casa, aprendo il carillon di Henry, libera lo spirito del bambino che, durante la durata della canzone prodotta dall'oggetto, comincia ad invecchiare rapidamente. Alla fine del brano Henry esprime il suo desiderio carnale di possedere la bambina, che egli aveva perso con la morte. Il rumore attira la baby-sitter nella stanza in cui stanno i due bambini. D'istinto la bambinaia lancia il carillon contro la figura del bambino-vecchio distruggendo entrambi. A questa miniopera di 10 minuti, segue la breve e quieta canzone "For absent friends", cantata interamente da Phil Collins, nuovo batterista della band dopo Mayhew. Il testo parla di due vedove che vanno in chiesa per pregare per i propri mariti. Ma il pezzo forte, dopo The musical box, arriva con The return of the giant hogweed. In questo pezzo che dura 8 minuti, la musica molto evocativa e fortemente progressiva accompagna un testo altrettanto particolare: in esso si parla di una pianta carnivora, la Panace gigante, che si ribella all'uomo causando l'Apocalisse. La voce di Peter è molto aggressiva e nel mezzo della canzone si sviluppa una lunga parte strumentale in crescendo che porta ad un finale particolarmente potente.
La prima canzone del lato B si chiama Seven Stones. Essa è trascurabile rispetto alle altre, ma presenta un buon testo puramente fantastico, con una vaga morale in sé, e dal sapore molto classicheggiante. L'organo introduce tale brano e fa da strumento prevalente. Seguono due pezzi più brevi e più leggeri, Harold the Barrel e Harlequin. L'atmosfera del primo brano è alquanto gioiosa anche se il finale sfocia in un piccolo assolo di pianoforte molto struggente. Nel testo si parla di un ristoratore che si suicida buttandosi da un tetto (il testo e la musica tra loro sono piuttosto contraddittori, anche se nel finale si uniscono in un'atmosfera piuttosto triste e spiazzante). Harlequin è la canzone più ignorata dell'album: la musica e il canto sono molto semplici. Il pezzo che chiude l'album invece è tutt'altro che trascurabile. Testo e musica si intrecciano in The fountain of Salmacis, pezzo molto potente ed evocativo. Nel testo Peter ci racconta la storia di Ermafrodito, figlio degli dei, che, sedotto dalla ninfa Salmace, si unisce a lei per sempre in un solo corpo, semplicemente immergendosi in un fiume. Da quel momento tutti quelli che si laveranno in quel fiume diventeranno ermafroditi, cioè dotati di entrambi gli organi sessuali. La musica è molto articolata e il canto di Peter è molto limpido, e in certi punti del brano egli ricorre al falsetto.
Dopo Trespass, non ci poteva essere un album più bello e più interessante di Nursery cryme, capolavoro del progressive rock.
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