Nonostante il lavoro già presenti la tendenza, in particolare di Collins e Rutherford, ad un genere più easy, la prima volta che ascoltai Selling England By The Pound rimasi rapita ed affascinata dal sound unico, incisivo ed intrigante. Melodie, improvvisi cambi di ritmo, virtuosismi, testi onirici e basi ritmiche intense e raffinate (onore stavolta a Phil e Mike) dischiudevano scenari misteriosi ed eleganti.

La storia della musica non potrà mai fare a meno di ricordare pezzi come "Dancing With The Moonlit Knight" e "Firth Of Fifth": nel primo, la meravigliosa introduzione melodica di Peter, arricchita dal piano di Tony e dalla chitarra di Steve, prelude ad una veemente esplosione di suoni che culminano nel geniale, insostituibile e delizioso assolo di Steve, seguita da una più robusta ma non meno intensa chitarra, esaltata da un sottofondo di cori inquietanti e successivamente dalle quasi distorte ma ben intriganti tastiere di Banks. Nel secondo la delicata introduzione di Tony precede il poderoso attacco del complesso degli strumenti e la voce di Peter che dominerà la scena, per proseguire nell'intero brano in una varietà di temi ed un'intensità di emozioni avvolte dal commuovente assolo di chitarra di Hackett.
E poi, "I Know What I Like", sebbene già orecchiabile, rimane straordinaria per la modernità del sound (siamo nel 1973), per la carismatica interpretazione di Gabriel e per l'originalità della base ritmica.
Altra gemma da citare è sicuramente "The Cinema Show", in cui spiccano la graffiante ma dolce voce di Peter, la tenera chitarra introduttiva di Steve, nonché il grande e fantasioso assolo di Tony Banks.
Tosta e medievale "The Battle Of Epping Forest", belle e curate negli arrangiamenti, ma un po' easy le altre.

Senz'altro uno dei dischi più straordinari degli immensi Genesis (sia chiaro, nella presenza di Gabriel ed Hackett).

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