In seguito alla pubblicazione di Selling England by the pound e al relativo tour nel quale Peter Gabriel mostra tutta la propria teatralità a discapito degli altri membri della band che vengono messi in secondo piano, i Genesis tornano in studio al fine di prepararsi alla realizzazione di un nuovo album. Essi scelgono di comporre musica per un concept album che sviluppi in sé una storia. Di conseguenza incidono più tracce su cui lavorare. Il compito di scrivere i testi è affidato all'eccentrico Peter Gabriel che sfoggia tutta la sua cultura e tutto il suo sapere per comporre le liriche, mentre gli altri membri del gruppo si occupano maggiormente della musica.
Cominciano a crearsi delle situazioni di litigio, perché il cantante, Gabriel, spesso arriva in ritardo in studio a causa del suo compito nella stesura dei complicatissimi testi, nei quali c'è un grandissimo numero di citazioni letterarie e riferimenti mitologici. Come dichiarerà Steve Hackett, chitarrista della band, Peter era molto indietro con i testi, così arrivava dopo e cantava su tutto, anche su quelli che dovevano essere passaggi strumentali. Questo comportamento è così sfrontato e irrispettoso nei confronti degli altri membri della band e del lavoro stesso che, ancora, Steve Hackett dirà che era come se Peter avesse preso un quadro che aveva appena dipinto imbrattandoglielo tutto di vernice rossa. La frustrazione del gruppo nei confronti del leader era anche causata dal fatto che la musica e i testi erano attribuiti quasi completamente alla sola figura di Peter Gabriel.
L'album che verrà fuori però non mostra difetti nella composizione. Grazie ai testi molto colti e a una storia scritta esclusivamente da Gabriel, l'album rientra tra i più interessanti del progressive e del rock in generale. Personaggio del concept album è Rael, ragazzo portoricano, che vive la sua vita nella Broadway sonnacchiosa e piena di fumi, che farà da sfondo alle sue vicende. Egli porta sempre con sé una bomboletta spray che gli serve per scrivere sui muri il proprio nome e ad affermare la sua identità. In 23 canzoni viene descritta l'avventura di Rael, le sue peripezie e la sua crescita. L'album, doppio, è diviso in 4 lati, 2 per disco.
Il lato A si apre con la title track che ci introduce nel mondo di Rael, nel contesto in cui vive, la Broadway sonnacchiosa e piena di fumi, descritta minuziosamente, come un quadro di una civiltà. Seguono due canzoni di 2 minuti circa ciascuna; la prima presenta un inizio molto dolce, ma poi esplode con una parte strumentale in stile rock. Questo breve pezzo finale fa da ponte alla seguente canzone, Broadway Melody of 1974, brano prettamente rock con chitarra elettrica prevalente. La quarta canzone del lato A si intitola Cuckoo Cocoon; anch'essa è di breve durata e di stampo più pop. Il pezzo forte arriva con la penultima canzone del lato A, In the cage, pezzo che dura 8 minuti, nel quale il tastierista, Tony Banks, sfodera tutta la sua abilità al sintetizzatore. In questo momento del concept, Rael si sveglia in una grotta mentre delle stalattiti e delle stalagmiti stanno progressivamente formando una gabbia attorno al suo corpo. Ad un certo punto vede suo fratello John fuori dalla gabbia e chiede aiuto piangendo, ma John lo ignora e si allontana dalla gabbia. Alla fine delle canzone la gabbia si dissolve ed il corpo di Rael inizia a ruotare su se stesso. Il lato A si chiude con The grand parade of lifeless packaging, canzone molto leggera e dalla vena comica, che ad un primo ascolto suscita la risata, a causa del fischio iniziale di un treno e della voce filtrata di Peter.
Il lato B si apre con un pezzo prettamente rock, Back in NYC, in cui la voce di Peter è aggressiva ai massimi livelli; segue uno strumentale sublime e di meravigliosa fattura, Hairless heart, su cui Steve costruisce un assolo di chitarra struggente. Questo pezzo apre le porte a Counting out time, canzone in cui Peter fa parlare Rael in prima persona. In essa si parla di Rael che deve affrontare la sua prima esperienza amorosa; egli l'affronta leggendo un libro dove sono scritti consigli utili a come fare l'amore. Naturalmente l'appuntamento di Rael con la ragazza va a finire male. La penultima canzone del lato B è un capolavoro per eccellenza, un pezzo forte nei concerti con e senza Peter, Carpet crawlers, che letteralmente si traduce con "le creature striscianti del tappeto". Il testo è complicato e pieno di parole di uso non comune. La musica è molto dolce e lo strumento principale è la chitarra. Il ritornello è molto orecchiabile. Chiude il lato B e, conseguentemente, il primo disco, un pezzo di magnifico stampo, con una magnifica introduzione di chitarra accompagnata dal mellotron di Tony Banks. La canzone, The chamber of 32 doors, dura quasi 6 minuti e in essa si sviluppa una musica drammatica che riflette il sentimento di disorientamento di Rael, protagonista del concept, quando si trova davanti alle 32 porte (32 doors) della stanza misteriosa in cui si trova con altri personaggi misteriosi a cui vorrebbe chiedere aiuto, ma egli non sa di chi fidarsi in verità. In questo pezzo la voce di Gabriel raggiunge i massimi livelli. Il disco uno si chiude pertanto alla grande.
Il secondo disco di "The Lamb" e, di conseguenza, il lato C si apre con una canzone di breve durata, Lilywhite Lilith, pezzo dall'aria molto rock, che parte con la combinazione tra chitarra e basso distorto e batteria, prevalentemente, a cui segue la voce di Peter Gabriel. Il secondo pezzo del lato C è uno strumentale molto particolare: sono presenti diverse sonorità e diversi effetti, tra cui il rumore di qualcosa che si rompe. Segue ad essa una canzone dall'atmosfera molto struggente. Introdotta da un pianoforte toccante a cui segue l'ingresso della voce di Peter Gabriel in piena sintonia con la musica, Anyway parla del momento in cui Rael, personaggio del concept, avverte il sopraggiungere della morte con rassegnazione. Here comes the supernatural anaesthenist è un pezzo perlopiù strumentale nel quale viene cantata un'unica frase. La quinta canzone dell'album è ricca di pathos e molto struggente; in essa si sviluppa una particolare vicenda vissuta da Rael, raccontata grazie a riferimenti mitologici (le Lamia sono creature mitologiche, dal viso di serpente e dal seno di donna, soggetti di molti poeti). Silent sorrow in empty boats è un breve strumentale nel quale viene ripetuta insistentemente un'unica serie di note dall'aria orchestrale. Settima canzone dell'album, dalla durata di 8 minuti, The colony of slippermen si sviluppa in tre parti. Nella prima si sviluppa, in circa un minuto e mezzo, uno strumentale, a cui segue il canto di Gabriel, il quale si cimenta anche in versi piuttosto rauchi e impressionanti. Nella canzone lo strumento prevalente sono le tastiere di Banks e il brano presenta un'atmosfera molto elettronica. Ravine segue la scia di The waiting room; in questo pezzo strumentale è presente il suono di synth che producono il suono del vento. Siamo giunti all'unica canzone dell'album a cui, oltre a Peter, hanno collaborato anche gli altri membri della band, The light dies down Broadway, che richiama la title track. La frase-ritornello di questa canzone è caratterizzata dalla stessa musica della frase-ritornello del brano che apre l'intero album. Riding the scree è un pezzo molto particolare che presenta un assolo di sintetizzatore di fattura unica di Tony che si sviluppa con un tempo improbabile, raggiungendo il massimo della complessità. A questo pezzo segue In the rapids, pezzo in cui la voce di Peter è molto struggente come del resto il testo nel quale Rael, personaggio del concept, si rende conto che John, il suo presunto fratello, è solo una sua proiezione di se stesso. L'album si chiude alla grande con It, canzone che raccoglie concettualmente tutta la storia di The Lamb e nella quale Peter urla la frase "It is real, it is Rael", per affermare l'identità del personaggio.
The Lamb è uno degli album più complessi e difficilmente analizzabili nella storia del prog ed è questo che accresce la sua natura interessante, che richiama all'attenzione. Una pietra miliare del genere e della musica in generale, un doppio album che non avrebbe potuto essere migliore.
Carico i commenti... con calma