«Ogni Inglese crede che Händel ora occupi un'importante posizione in paradiso. Se è così, le bon Dieu dovrebbe sentirsi davanti a lui come Luigi XIII dinanzi Richelieu
(George Bernard Shaw)

Le due opere che prendo in esame sono state scritte dal compositore barocco Georg Friedrich Händel per essere eseguite all'aria aperta. Il Maestro compose la "Water Music" per una festa che si svolgeva sul Tamigi nel 1717 (da qui il nome di "Musica sull'acqua"), l'orchestra era posta su una barca che seguiva l'imbarcazione reale (queste gite musicali sul fiume vennero fatte più volte nel corso degli anni). Mentre la "Music for the Royal Fireworks" fu composta nel 1749, per festeggiare la conclusioni della guerra di successione (austriaca/inglese chiaramente a favore di questi ultimi). L'orchestra, in questo caso era posta nel parco di Londra, in cui era stata appositamente costruita una sontuosa facciata in legno di un castello, durante la serata ci furono spettacoli di fuochi d'artificio (ecco il perché del titolo di questa seconda opera) .
Dopo questa breve premessa storica veniamo ora alla musica.
La "Water Music - Suite n° 1 in fa maggiore, HWV 348" è una suite barocca in forma di danza basata su un'unica tonalità (in questo caso il fa maggiore). L’intera opera è composta da tre suite di brani, oltre alla HWV 348 ci sono la Suite n° 2 in re maggiore (HWV 349) e la Suite n° 3 in sol maggiore (HWV 350). A questo proposito ricordo anche che la composizione, come la conosciamo oggi, fu compilata a circa trent'anni dalla morte di Händel, quindi non sappiamo con esattezza come il Maestro avesse disposto la successione dei vari pezzi.
La strumentazione racchiude tutti i principali strumenti di musica barocca ad eccezione del clavicenbalo, per ovvi motivi, non lo si riusciva a trasportare sulle barche.
"La Suite HWV 348" è composta da dieci movimenti (nella versione a cui faccio riferimento diventano nove: l' "Allegro" e l'"Andante" sono riuniti in una unica traccia).
Sin dall'appertura ci si accorge della fastosità barocca della composizione, decorazioni musicali di grandissimo fascino, sembra quasi di scorgerle le barche che solcano il Tamigi in gran parata. Il secondo movimento, nel suo incedere sereno e tranquillo sembra volerci descrive una giornata di bucolica beatitudine.
Il terzo movimento ("Allegro") è uno splendido botta e risposta tra i fiati e gli archi, dove risalta una delle caratteristiche della musica del Maestro, vale a dire la spazialità del suono. Anche il quarto movimento ("Andante") è un dialogo fra gli strumenti, ma qui il suono è più sensuale, altra peculiarità handeliana. Di grande cantabilità è il quinto movimento. Si arriva così alla deliziosa e soave armonia dell'"Aria". Il "Minuetto" si rifà alle danze nobili ma con un ritmo dal carattere deciso ed energico. Con la "Bourrée", il Maestro, invece ci porta in un sol balzo direttamente nella danza popolare, il movimento risulta giocoso e frenetico (con il tema che si ripete tre volte, ma con diverso uso della strumentazione). Anche l'"Hornpipe" è un divertente ballo di ispirazione popolare. Ma con l'ultimo movimento ecco che Händel ci riconduce nei fastosi balli delle grandi corti, concludendo così la magnifica "Suite n°1". Di altissimo livello sono anche le già citate "Suite n°2" e "n° 3".

Altra suite di grandissima rilevanza è la "Music for the Royal Fireworks in re maggiore, HWV 351". Inizio prendendo in esame la prima versione, vale a dire quella che fu eseguita all'aperto nel Green Park di Londra il 27 aprile del 1749. L'organico orchestrale è imponente, la sezione fiati prevede: 24 oboi, 12 fagotti, un controfagotto, 9 trombe, 9 corni francesi, e l'imponente sezione percussiva: 3 timpani e svariati tamburi, il tutto sostenuto da accordi tipicamente barocchi di basso continuo.
L'"Ouverture" immediatamente ci introduce nello sfavillante scoppiettare dei fuochi d'artificio descritti attraverso il fragoroso suono delle percussioni, ma dopo tre secondi ecco il tema introdotto dai fiati, la potenza ariosa di Händel è sconvolgente, e ben lo sapeva anche il gran Ludovico van* estimatore del Maestro barocco. Questo primo movimento è di grandissimo impatto con le arie che si intrecciano in un gioco vivace ed allegro dettato dallo squillante cromatismo degli ottoni. Il secondo breve movimento "Bourée" è una danza festosa (come accadeva nella "Water Music"). "La Paix" invece è un momento di tranquilla danza, di serenità e di attesa, subito pronta a (ri)esplodere in tutto il suo impeto nel danzante movimento seguente "La Réjouissance". Chiudono la suite due "Minuetti" di forte impatto, giusti per coronare la fastosa regalità di questa composizione che ci fa entrare alla corte di Giorgio II direttamente sul tappeto rosso.
Le differenze sostanziali della seconda versione sono l'aggiunta degli archi, a discapito di un organico di fiati e percussioni meno ricco, riducendo così il volume sonoro; anche questa comunque è un assoluto gioiello.


Tra le versioni di riferimento consiglio caldamente le letture di Trevor Pinnock con i suoi The English Concert (ricordo inoltre che la versione della "Water Music" da lui diretta è arrangiata ed eseguita anche con il clavicembalo)


_____________________________________________________________________________________________________________

* Per i più distratti, mi riferisco ovviamente a Beethoven.

Carico i commenti...  con calma