PROLOGO.

Catania, settembre 2046. E' un vento morbido e caldo quello che soffia nelle strade, tra i passanti distratti. Un'altra giornata volge al termine nella tranquillità deja-vù di casa Becchini. Come ogni sera mamma Paola prepara la cena a base di ghiotta lasagna ai funghi e formaggio, legumi al pesto e insalata di fragole per maritino in arrivo dall'ufficio stressato e consumato. E per la figliola Giulia, che guarda con occhioni spalancati e l'innocenza dei suoi 7 anni il tiggì serale: "..La grande emergenza rifiuti che in questi giorni travolge il centro-sud della penisola mette a dura prova stabilità e coesione del governo. La premier Barbara B. ha annunciato massima allerta, dal duomo di Arcore dove riposa il feretro imbalsamato del padre. Gli Interni sono pronti all'utilizzo di forze armate più squadre speciali per neutralizzare le potenti organizzazioni malavitose, che ormai controllano inceneritori e smaltimento rifiuti ovunque." Anche Catania pare sommersa dal fetore marcio dell'immondizia sovrana. "Giulia dai spegni, piccola, tra poco è pronto a tavola.." chiosò Paola. "Torna papà?!" chiese la bambina eccitata, e in quel rapido istante s'udì un tonfo dietro il portone del villino. Paola corse con qualche chilo di paura all'entrata, aprì e..

A MORTE IL CONSUMISMO! (O SAREMO MORTI).

Un virus più potente del viagra ha risvegliato il sonno dei morti. I quali ora passano il tempo libero a nutrirsi dei viventi che dormono, mangiano e producono. E perciò più morti del Morto. Il pianeta Terra è ostaggio della nuova\vecchia razza dominante (ma c'era già Andreotti in giro da decenni..), a Philadelphia in un programma tv politici e personalità discutono istericamente sul da farsi mentre squadre S.W.A.T. irrompono in un edificio di defunti. Peter e Roger, due delle forze speciali, la reporter Francy e il fidanzato pilota Steve fuggono in elicottero: a corto di carburante saranno costretti all'atterraggio sul tetto di un macro centro-commerciale. Ma i morti mugugnanti non paiono fessi, sanno che i quattro sono dentro il gigantesco locale e tentano l'entrata (magari trovano anche i saldi). Barricati e alienati dal resto che li circonda, i nostri eroi riusciranno a salvare la pelle facendo tiro al bersaglio con le teste spappolate di zombi affamati? Sarà carneficina (e nel finale ‘cut' ottimista Romero immaginò il suicidio dei due superstiti, stanchi di fuggire da ‘Willy Il Coyote'..). ‘Dawn of the dead', ovvero ‘L'alba dei morti'.

Secondo capitolo dell'epopea horror\politica del grande George A. Romero, da noi conosciuto con l'iconografico ‘Zombi'. Dopo la "notte" infestata dai morti nel capolavoro spartiacque del Sessantotto, "l'alba" e la furia gore degli uomini celesti. Un risveglio sociale dal torpore, inquieto e ambiguo, che politica e consumo di massa fertilizzavano tra la gente narcotica in poltrona, davanti la tv e Nixon che si autoproclamava onesto. Romero terminò le riprese in circa quattro mesi, tra la fine del '77 e l'inizio del 1978 (l'anno di uscita del film), per un costo inferiore ai due milioni di dollari e come location della storia scelse il centro commerciale Monroeville Mall, disponibile in orari di chiusura tra le 22:00 e 8:00 del mattino, in Pennsylvania. Nei titoli di testa e manifesti della pellicola è chiaro l'apporto dell'amico e collega italiano Dario Argento, che ospitò Romero nella sua casa romana (dove venne completata la sceneggiatura) e ottenne l'esclusiva distributiva di ‘Zombi' in Europa e Giappone in quanto co-produttore. Inoltre Argento decise di affidare la colonna sonora ai suoi fidi Goblins, che fecero un lavoro egregio (ma incredibilmente le loro musiche non erano presenti nella versione Usa); e rimontò il film per alcuni mercati, tagliando una ventina di minuti dal montaggio originale: rese la narrazione più asciutta e dinamica. Furono eliminati personaggi e sequenze non indispensabili, che rallentavano il racconto. Il truccatore e mago d'effetti-splatter Tom Savini compare in alcuni ruoli, tra cui il memorabile capo della banda di motociclisti che finirà cannibalizzato, e lo stesso Romero interpreta un cameo come direttore dello studio televisivo. ‘Zombi' fu un grande successo, con ben quaranta milioni di dollari incassati dell'epoca.

Il corpus politico/sociale, in quest'opera di George Romero, è palese nella geniale intuizione del centro commerciale: sfondo, e 'quinta teatrale', nel corso della vicenda. Non è un caso che, tornati in un limbo passivo e uniformizzati dal pensiero comune indotto, i cosiddetti ‘morti viventi' trovano nel grande spazio del supermarket di negozi l'habitat a loro congeniale e rassicurante. 'Come se, riappropriandosi del corpo e di gesti familiari, la ricerca disperata d'una replica grottesca e solidale del tempo in cui erano 'vivi' ( nella società del benessere) fosse soltanto una docile ipnosi, un chiodo fissato sulle coscienze, assorbite dai dettami economici dell'Occidente. Il ricordo della vita terrena, l'antica 'abitudine' instaurata in neuroni atrofizzati, chiude qualsiasi processo evolutivo e progressista. Il regista si chiede, ci chiede (e mostra con insistenza), lo stato putrefatto di Etica e valori sociali dominati dall'arroganza ingenua del consumatore; dai mille marchi e riti della pubblicità che rende tutti schiavi e dipendenti, regolati da jingle da-da-da e immagini erotiche. Siamo morti, cerchiamo rifugio nel retro di un ipermercato, e non lo sappiamo. Una goccia di sangue cade anche dalla mia mano colpevole..

L'EPILOGO FUNERARIO.

..E macchia il tappetino di ‘Benvenuto!' della famiglia Becchini, prima dell'Apocalisse. Un grido enorme riempì di terrore e disgusto le mura di casa. Un essere putrido, maleodorante, dall'aspetto vagamente nazional-popolare prese per il collo la povera donna: le vene sembravano esplodere per quanto erano gonfie, gli occhi della moribonda Paola fuori dalle orbite. Il folle ‘coso' mugugnante, e incazzato peggio di un Giorgio Bracardi d'annata, strinse fortissimo fino a farle schizzare la lingua sul soffitto bagnato dal sangue. Poi con un morso rapido e letale alla testa sfondò il cranio di Paola, cibandosi delle sue cervella ancora umide. A quel punto, dietro il Pippo Baudo risorto, entrò in azione un uomo alto e mistico, che zigzagava senza un braccio per il corridoio cantando ‘..Abbocchi sempre all'amo, le barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi miti di progresso. Chi vi credete che noi siam, per i capelli che portiam, noi siamo delle lucciole che stanno nelle tenebre..' -Sorprese la tremante Giulia chiusa in un armadietto. ‘Up patriots to arms, la musica contemporanea mi butta giù..', lo sfondò a calci, e tra le urla agonizzanti della bambina prese le sue gracili braccine. Le stirò violentemente, strappandole dal corpicino e fiotti di sangue porpora. La televisione trasmetteva indifferente a tutto, e il direttore del TG1 Pierluigi Diaco s'affannava a pubblicizzare il proprio talk ‘Testa a testa'. Finita la strage, i due non-morti uscirono in direzione del cimitero, dove altri loro simili aspettavano famelici. Durante il funerale di ciò che restava della sua famiglia, l'orrore di quella scena fu una maschera pesante per Salvo Becchini. Intanto i rifiuti erano sempre più tossici, e puzzavano appunto di carcasse ammuffite. Avevano destato anche il Morto, dappertutto.

E il Morto domina, a Catanzaro e Bari, deciso con la sua triste e risoluta faccia ‘da funerale' a riprendersi quello che una volta era suo, compreso le nostre donne. Lo Stato è in scacco, decide l'estremo aiuto reazionario da parte di Jenna Bush, presidente Usa. Sarà sciolta dall'ibernazione l'arma decisiva: Chuck Norris. Il coriaceo texas ranger verrà catapultato dapprima sulla Sicilia (sulle note di ‘Altered state' dei Sepultura), e il suo benevolo calcio roteante romperà rotule e scapole a ciascun zombi, sterminandoli senza pietà. Perché non c'è mento dietro la barba solida di Chuck, solo un altro pugno. Effetti collaterali: rischio di fratture multiple anche per la popolazione civile. Norris ama allenarsi con giovani e bambini, purtroppo; in questo è molto democratico. Estinta la specie umana, i sorci saranno la nuova razza dominante. E Chuck Norris il loro capo.

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