A 6 anni giocavo a Doom 2 su un Windows 95. Era vietato ai 18 ma mio padre mi ci lasciava giocare perché si vedevano i cubi di pixel anche ai 100 metri di distanza, e un po' perché quella musichetta elettronica lo faceva impazzire. E gli piaceva anche il gioco, che lui aveva comprato per 100 sacchi dell'epoca. In quegli anni ci stava ancora dietro ai computer, comprava i giochi, floppy ed altro. Probabilmente se dovessi chiedere a mio padre cosa ne pensa oggi dei computer mi risponderebbe con la stessa metafora che usa Tommy lee Jones nel film "non è un paese per vecchi"(se non lo avete già visto vi consiglio di guardarlo, merita).

Si diceva di Doom 2 e dei sui pixel giganti. Accantonati i vari zombies e baroni dell'inferno ecco che dalla borsa di mio padre spunta fuori questo gioco, con una copertina molto colorata. Si chiamava "Rebel Assault".

"Papa che è?"

"E' un gioco ambientato nell'universo di guerre stellari"

"Che è guerre stellari? (Sigh!)"

"E' un film che parla di astronavi e spade Laser. Vuoi vederlo?"

"Magari domani..."

E quel domani arrivò. E ne arrivarono altri e altri ancora, fino a consumare i nastri delle VHS. Fino a parlare come Yoda. Ma di questo ne parlerò in un'altra occasione.

E' il 1999 e il mondo si prepara per il nuovo millennio. Nei paesi di provincia, nelle capitali e nelle capanne di tutto il mondo i fan di star Wars fremono. Il motivo? George Lucas, spaparanzato nel suo ranch SkyWalker, ha deciso di rimettere mano all'universo di guerre stellari producendo non un film nuovo, ma bensì una nuova trilogia che aveva in mente già dall'uscita dei primi 3 capitoli (pardon, il 4, il 5 e il 6). Il primo episodio della nuova trilogia Si chiamerà "La minaccia fantasma" e uscirà nei cinema di tutto il mondo proprio quell'anno, il 1999.

Io me la ricordo la campagna pubblicitaria. Una cosa mai vista, praticamente cerano locandine e slogan del film in ogni buco. Sentivi il trailer alla radio, mentre eri in macchina. Ma il ricordo che mi rimarrà più impresso nella testa è una cosa in particolare: La sera della "prima" del film io, mio padre e mia sorella marciavamo verso il cinema. Mi ricordo che pioveva.  Io ormai non ero più un pivello per quanto riguardava Star Wars. Avevo consumato tutte e 3 le videocassette ed anche io, come altri milioni di persone, aspettavo questo nuovo episodio. Arrivati nel parcheggio di piazza Cittadella vedo quello che per qualche strano motivo diventerà il mio ricordo più vivido di quella serata, un poster gigante a tutta parete della pubblicità della pepsi che aveva come testimonial il mitico Darth Maul(che ancora non avevo avuto il piacere di conoscere) con la sua light saber a due lame.

Come sempre in questi casi l'aspettativa è direttamente proporzionale all'attesa di vedere il film. Il risultato? Come sempre inferiore alle aspettative.

La minaccia fantasma non è un insulto ai fan della prima trilogia, come molti hanno scritto, ma è un film di introduzione. Un film lento, soprattutto nella prima parte, diluito qua e la con scene probabilmente rivolte al pubblico più giovane ma non per questo meno godibili (la prima che mi viene in mente è la corsa con gli "sgusci"). Un ottimo Liam Neeson interpreta quello che è il personaggio chiave di questo episodio, quello che crederà nel futuro cattivone per antonomasia (Darth Vader), quello che perirà per mano di Darth Maul, ovvero il mitico Quai Gon Jinn. Un "giovane" Yoda rifatto in digitale, un Samuel Jackson nei panni del saggio Mace Windu, un giovane Obi-Wan kenobi ma soprattutto un giovanissimo Anakyn Skywalker (fondamentalmente un rompicoglioni) rendono questa pellicola un "must see" per gli appassionati, nonostante sia per buona parte della sua durata una mattonata pensata per il pubblico di tutte le età.

Il film trova comunque motivo di esistere nei 20 minuti finali, ovvero quando i 3 cavalieri jedi incrociano le spade in un "Duel of Fates" accompagnati da uno dei pezzi più belli scritti da John Williams. La scena (La mia preferita della saga, subito dopo il duello di Yoda nel secondo film) è un tripudio di musica e di coreografia, un duello coi contro cazzi che ti fa dire " finalmente una scena come si deve" e soprattutto "voglio la spada laser di Darth Maul".

Niente per cui strapparsi i capelli dunque, Questa "La Minaccia Fantasma" rimane un polpettone indigesto in alcuni frangenti e un film geniale per altri. Un giocattolone digitale, un nuovo Star Wars insomma.

Un fan della saga lo vedrà sempre e comunque e per quanto io mi sia sforzato di fare una recensione obbiettiva non riesco assolutamente a sbilanciarmi nel dare un voto in stelle, poichèdi fatto non mi sono mai posto il problema di dare un voto ad un film del genere.

P.S. Come locandina ho voluto inserire quella che secondo me è la più geniale dell'intera saga. Semplice ma geniale.

"Finalmente potremo rivelarci ai Jedi...

                                                             Finalmente potremo vendicarci...." 

                                                                                                        Darth Maul.

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