Vorrei cominciare a parlare di questo album proprio dal titolo scelto: Ascoltate senza pregiudizi.
Come ascoltatore, ammetto di essermi avvicinato ai brani di Georgios con diffidenza.
La sua immagine, legata indissolubilmente al marchio Wham! e ad una pubblicizzazione sfacciatamente di tendenza mi ha sempre fatto sottovalutare il valore delle sue opere; mi sono sbagliato di grosso e quel titolo è lì a ricordarmelo.
George Michael ha pubblicato in maniera essenziale. Tra un disco e l'altro (cinque ufficiali da solista) vi sono anni vissuti tra alti e bassi, anni di lavorazione ponderata. Nulla è lasciato al caso.
Faith vendette tanto, e tanta fu l'energia richiesta che Michael volle prendere le distanze dall'immagine più popolare che artistica che l'opinione pubblica aveva di lui. Decise per il progetto successivo di non apparire nemmeno nei videoclip. Le tensioni legate alle vendite, che furono minori di quelle di Faith, scaturirono in una battaglia legale in cui il cantautore accusò la Sony per il poco supporto al disco. Quanto vendette Listen Without Prejudice? Otto milioni di copie in tutto il mondo, tra le quali due in America.
Quel Vol.1 stava infatti lì a preannunciare l'uscita di un secondo album dal carattere più estroverso rispetto al primo, che però non fu mai pubblicato.
Listen Without Prejudice è un disco di dieci tracce, un disco che si presenta con una copertina poco colorata e con un'oscurità di fondo che però non è fine a se stessa poiché rassicura l'ascoltatore. I momenti più sereni dell'album sono infatti soltanto indici di speranza ma mai di gioia. Basti affidarsi alla triste Mother's Pride, che durante la Guerra del Golfo fu interpretata da molti come un inno di quella speranza citata.
La spiaggia di Coney Island in copertina fu immortalata dal celebre fotografo Arthur Fellig -in arte Weegee- in un rovente pomeriggio estivo del 1940. I Naked City di John Zorn presero il loro nome proprio da una sua raccolta, così come lo scatto del gangster assassinato che utilizzarono come copertina del loro primo album. Una folla enorme di bagnanti che penso stia a significare, nelle intenzioni di Michael, il sentirsi sotto pressione o comunque sotto gli occhi di un pubblico al quale dimostrare qualcosa.
Il qualcosa da dimostrare è una cura sonora sublime (Praying For Time ma anche la sostenuta Soul Free che ha qualcosa a che fare con Screamadelica). Una tracklist senza riempitivi. George Michael fu anche arrangiatore del suo disco, come di consuetudine.
I rimandi sono diversi, soprattutto agli Stones. You Can't Always Get What You Want viene citata in Waiting For That Day, che ne può essere considerata un tributo (Jagger e Richards sono annoverati tra gli autori) ma anche il singolo Freedom! '90 è a parer mio una versione alternativa di Sympathy For The Devil. L'epicità a tratti teatrale della voce di Michael fa da padrone nel crescendo di They Won't Go When I Go, cover riuscita dallo Stevie Wonder che nella composizione della stessa si ispirò a Chopin.
Il carattere è intimo, come già accennato; tratti folk e lounge impregnati in brani come Something To Save e Cowboys And Angels da parte di chi quei caratteri sa onorarli e sfruttarli al meglio. La struttura di Cowboys And Angels è fascinosa; una canzone scritta su un triangolo amoroso e sull'assurdità del volere ciò che non si può.
Il giornalista Alfred Soto, scrisse di come secondo lui il periodo storico del boom di contagi da HIV avesse determinato nel clima artistico omosessuale un atteggiamento malinconico riscontrato in diversi casi (ad esempio Behaviour dei Pet Shop Boys e, appunto, Listen Without Prejudice). A parere di chi scrive, non è esattamente la cosa più giusta al mondo contestualizzare la malinconia di un'opera a particolari di vita privata, ma nel caso di George Michael, delle vicende personali portarono alla realizzazione di vere e proprie perle che si trovano anche nel successivo Older.
Si può desumerli, ma si può anche assimilarli e farli propri, i dolori e le preoccupazioni che vengono impressi in Listen Without Prejudice.
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