Tredici assoli di piano per rendere omaggio a un'indimenticabile gruppo dei sixties: i Doors.
“Quando sentii per la prima volta Break on Through (to the Other Side), per me fu il miglior pezzo musicale che avessi mai sentito.” George Winston.
I Doors, oltre a essere stati il miglior gruppo rock di tutta la musica, sono stati anche la fonte d’ispirazione per George Winston, considerato come uno dei massimi pianisti nell’ambito New Age. In particolar modo è ricordato per Summer, December, Winter Into Spring e Autumn, album che, come si può intuire, avevano lo scopo di evocare sentimenti legati a particolari sfondi paesaggistici.
L’album contiene alcune delle canzoni più famose dei Doors come Spanish Caravan, People Are Strange, Love Me Two Times, Light My Fire e Riders On The Storm, e altre meno famose. Non farò il track-by-track perchè se siete dei fans dei Doors le conoscerete sicuramente molto bene. Mi voglio soffermare però su due canzoni in particolare: The Crystal Ship e My Wild Love.
Partendo dal presupposto che la maestosa opera dei Doors difficilmente verrà superata (a livello artistico, s’intende), tantomeno eguagliata, ci si rende conto che anche il solo fatto di riproporla è un atto di coraggio. La loro assoluta grandezza sta nel aver proposto della musica senza tempo, originale e misteriosa, e per questo musica dell’anima. Ebbene, queste due canzoni non solo sono dense del pathos emotivo di quelle originali, ma la loro particolare reinterpretazione fa di loro due piccoli capolavori.
The Crystal Ship, calma e meditativa, da come l’impressione di volare nello spazio vuoto verso l’infinità, sfiorarla appena, giusto per gustarne l’irragiungibilità, per poi ricadere soavemente, come una foglia, nella realtà.
My Wild Love, più che una reinterpretazione sembra una canzone a sé: rispetto all’originale è molto più tenebrosa: si protrae per 6 lunghi minuti, ma questa volta la sensazione che si prova non è ben definita, una confusione angosciante si impadronisce di noi, quasi volesse avvertirci di un pericolo imminente.
Altre traccie degne di nota sono le belle Summer’s Almost Done e Spanish Caravan. Sono rimasto invece piuttosto rammaricato dall’assenza di The End: mi sarebbe piaciuto sentire come l’avrebbe riproposta.
In ogni caso questa resta una piccola chicca per i fans dei Doors.
Elenco e tracce
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