"L'amore è una così profonda negazione dell'essere isolato da farci considerare naturale e in un certo senso ideale che un insetto muoia dell'amplesso desiderato".

Entrare nell'universo di Bataille equivale ad ascendere, entrare irrimediabilmente in un universo incorporeo e carnale, unirsi ad un universo irripetibile e straniante. La scrittura di Bataille è inimitabile: è una scrittura nuda, scarna, ma che allo stesso tempo ribolle di sangue, morte e sesso. Autore sin da subito contestato e controverso, tanto da subire critiche anche da coloro che potevano rivedersi nel suo pensiero (in primis l'autore del malessere per eccellenza, Jean-Paul Sartre), Bataille è stato definito un malato di mente e un pervertito, ma con il tempo si è imposto subito come uno dei pensatori più importanti, rivoluzionari e scioccanti dello scorso secolo. Prendere tra le mani un suo testo nel 2014 può ancora portare allo shock: è violento, volgare e, allo stesso tempo, poetico, allegorico, criptico e solipsistico.

Il pensiero che attraversa la produzione dell'autore e filosofo francese è eclettica (romanzi, saggi filosofici, saggi economici, saggi sulla filosofia, saggi sulla letteratura, saggi sull'erotismo...), e caotica. Ma il suo è un caos ordinato, un'animalità logica dove il raggiungimento della felicità coincide con la vertigine, un sentimento soffocante e inquietante, ma allo stesso tempo leggero, liberatorio, legato alla natura dell'uomo legata al desiderio di autodistruzione.

Si tratta, senza dubbio, di un autore troppo complesso e oscuro per essere condensato in poche righe. Va letto, vissuto, subito. Va capito, non capito. Quando si apre un suo scritto e ci si sottopone al suo gioco, allora bisogna lasciarsi andare. Il viaggio intrapreso dal lettore è esattamente ciò che lui vuole che tutti gli esseri umani dovrebbero provare: un continuo riemergere e infossarsi, alla ricerca di attimi di pura vertigine.

Con un padre paralitico e cieco sul groppone e il trauma mai superato della morte della sua fedelissima compagna, la scrittura di Bataille si è fatta febbrile, malata e malsana, un'apnea di parole da cui uscirne senza esserne toccati è assolutamente impossibile.

Tra le innumerevoli opere, ne consiglio tre: lo straordinario romanzo "Storia Dell'Occhio", il ragionato delirio "L'Ano Solare" e, soprattutto "L'Amicizia" (Pubblicato in italiano da SE Editore). Quest'ultimo testo è il più adatto per approcciarsi con l'autore. Si tratta di un libretto molto breve (60 pagine circa), eppure densissimo, dove l'intero pensiero Bataillano viene concentrato in un continuo susseguirsi di sospensioni e strangolamenti. Una lettura veloce e,allo stesso tempo, rischiosa, sognante e annichilente.

Non lasciatevi ingannare dall'incantevole copertina che incornicia un quadro di Kandinskij e dal titolo che lascia presagire un semplice saggio filosofico sul valore dell'amicizia, tema già affrontato dai più importanti pensatori della filosofia: queste pagine grondano di sangue e sudore, estasi e morte. Un testo imperdibile, di una bellezza e una compattezza affascinante. Un piccolo grande breviario per scavare a fondo nell'animo umano con sguardo sensibile e dolente ma, allo stesso tempo, senza pietà alcuna.

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