Linda Profonda & Gola Lovelace
Ora si sa che appena uno si azzarda a parlare di un film porno, ci stanno metà debaseriani pronti a dargli addosso dal disgusto e l’altra metà pronta a schizzargli addosso il frutto della loro quantità smodata di pippe.
Bene, affronterò invece qui l’ardua questione “Film Porno e Film D’autore” trattata da più parti in centinaia di tavole rotonde (più una ovale alla Casa Bianca) ma che mai come in questo caso a ragion veduta!.
Questo film “Gola Profonda” (1972) diretto da Gerard Damiano, pur essendo al 70% porno, ha rappresentato un qualcosa di più per il Comune Senso del Pudore di quell’America bacchettona e puritana di allora, che usciva con le ossa ammaccate dai postumi del ’68 contestatario: ossia lo sdoganamento e la legalizzazione del porno come genere d’autore. Da qui infatti, con la nuova ondata di liberismo sessuale, si espansero in tutto il mondo i mitici cinemini a Luci Rosse ma che ora, con l’avvento del DVD e di internet sono ormai praticamente in disuso e frequentati da vecchi nostalgici bavosi (e non pensate a me!).
Questo film fatto e prodotto da un manipolo di indomiti amici fancazzisti e freakkettoni, con appena 25. 000 dollari (praticamente la paghetta settimanale della figlia di Madonna) riuscì a ricavare ben $1. 300. 000 in una sola settimana di programmazione (e non azzardo a pensare cosa incassò negli anni successivi fino ai giorni nostri… )! Si trattava finalmente di un film con una bella idea alla base del progetto.
Si narra infatti di una donna – l’esordiente e normalissima Linda Lovelace – che non capendo come mai non riesce a raggiungere un orgasmo e confidandosi con la sua migliore amica, si reca dal sessuologo Freudus – citazione ironica del celebre psicanalista – che le diagnostica un’insolita patologia: Linda ha il clitoride in fondo alla gola e per avere il suo sacrosanto diritto all’orgasmo si verrà quasi “costretta” a delle fellatio da paura con diversi personaggi bizzarri e ben equipaggiati in termini di attributi!
Ma la cosa bella in se (a parte l’aspetto culturale e storico e al di là dell’aspetto puramente cinematografico di ben poca cosa) è la testimonianza della vitalità, dei costumi, dei dialoghi e delle ambientazioni…tutte rigorosamente anni ’70!
Un tuffo in un passato carico di nostalgia e “Free Power & Love” davvero invidiabili.
Certo le parti di puro sesso, che pur abbondano, viste oggi fan quasi ridere ma è indubbio che il palato della giovane Linda (che il film lanciò da perfetta sconosciuta a vera e propria Diva dell’Olimpo Internazionale) fosse allora assai più capiente che fino. Solo 20 anni dopo, infatti, la ragazza che tanto fece scalpore all’epoca rinnegò il film e denunciò il marito per averla costretta a recitare sotto minaccia. In seguito poi diverrà un’estrema sostenitrice della Lotta alla Pornografia su scala internazionale. Oggi che tutta sta pruderia è passata, il termine “Gola Profonda” viene usato per indicare una spia o un informatore anonimo che conosce verità scomode.
Insomma: questo è un Classico assoluto del cinema hard, con una Linda Lovelace più strepitosa che mai e che, pur cercando diverse vie, non riuscirà più a scollarsi di dosso l’immagine del personaggio trasgressivo e scomodo che interpretò.
Un pioniere della pornografia mondiale, per non dire l’unico Vero Capolavoro dell’intera filmografia Hard degno di essere salvato e consegnato alla Storia.
P. S. Consiglio anche la visione del DVD “Inside Gola Profonda”, lo splendido documentario sulla lavorazione del film e sull’epoca con le rare interviste al regista e agli “attori” coinvolti. Una chicca impedibile!
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