Riecco Gesaffelstein, produttore francesce di elettronica strumentale dalle tinte dark, con ritmi serrati e quasi EBM.
Dopo l'ottimo "Aleph" contornato da singoli ed EP, ormai del 2013, con cui la suddetta definizione calzava a pennello, ci aveva lasciato con l'amaro in bocca dovuto al mezzo passo falso di "Hyperion" uscito a breve distanza e nello stesso anno, un album di alti e bassi diviso tra trovate commerciali fuoriluogo e canzoni piacevoli ma che comunque non convincevano a pieno. Con questo nuovo EP di sei canzoni, dalla copertina essenziale ma intrigante, sembra volerci dire che è tornato dopo le bocciature di critica e fan per l'album precedente e non dobbiamo preoccuparci, perchè il ritorno alle sonorità c'è e stavolta strizza anche l'occhio a una certa attitudine rock, tanto cara ai connazionali Justice. Insomma un ritorno alle origini con qualche ingrediente nuovo, anche se talvolta si ha l'impressione di un volersi cullare troppo sull'andamento in stile loop per quanto riguarda la struttura delle tracce (tuttavia tipico del genere) , non annoiano però grazie alla proposta di un sound abbastanza personale e alla varietà dei bpm per ogni traccia che ad esempio aumentano in canzoni come "Ignio" e "Metalotronics" che non sfigurerebbero in un album dei DAF ai tempi d'oro.
Il minutaggio purtoppo è quello che è ,le singole tracce sono sono brevi e il tutto si aggira attorno ai quindici minuti lasciandoci in attesa di ulteriori notizie.
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