"Keynell / Keynell" (o Keynell Remixes che dir si voglia), è l'unico Gescom sotto Warp. Gli Autechre ci presentano due 'remix', finalmente a loro nome, di "Key Nell".. virgolette obbligatorie dato che più che remixare un vero e proprio brano quello che i due fanno è riciclare synth e stile delle quattro versioni apparse su quest'ultimo ep, generando due pezzi totalmente nuovi.

La prima, come accaduto con la versione originale, richiama allo stile di "Silverside" (di "Amber") ossia rappato tagliato in modalità frenetiche (in modo che sembri più un groove ritmico che un vocal, una soluzione ancora oggi riproposta da numerosi artisti) e riff criptici di misteriosa e calda analogia sintetica; trovo inoltre che questo de-frammentare i campioni rappati sia una sorta di omaggio alla questione del 'flow', delle parole che nel rap formano il groove, del celeberrimo 'can you feel it the funk?', tesi che potrebbe essere avvalorata dal fatto che i due si professano grandi cultori del genere. Sul secondo remix una dolce melodia stile carillon viene via via arricchita da ulteriori micro glitch-vocali e un ispirato beat, raramente così regolare nella produzione dei due, avvicinandosi ancora una volta all'hip hop, e che lascierà poi spazio ad una classicheggiante chiusa ambient di ben 4 minuti, come è accaduto spesso nei loro novanta; si tratta di uno dei brani più 'formato canzone', più melodici e umani che gli Autechre abbiano mai composto.

Se "Key Nell" l'avevamo etichettata come una release perfetta, su "Keynell Remixes" siamo ben oltre la perfezione.

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