Con il suo ottavo ep la crew Gescom decide di togliersi di dosso l'etichetta di side-project degli Autechre - che fino ad ora hanno svolto un ruolo di primissimo piano sulla stessa - affidando il tutto agli uomini di Skam Records, che puntano sui 'remix'. Al solito trattasi di remix che non hanno di fatto un corrispettivo 'originale', ma tant'è.. quando parliamo di Gescom tutto è lecito aspettarsi, anche e soprattutto remix di brani non esistenti remixati dai creatori dell'originale che in realtà non l'hanno nemmeno mai concepita.

E' il caso di "Chunge (rmxd by Gescom"), ibrido futuristico di breaks-idm-hip hop basato su continue accelerazioni e rallentamenti, con l'immancabile contorno di ritmiche intricate e synth dissonanti, a mio modo di vedere è questa l'unica traccia a vedere coinvolti gli Autechre, ricordando in particolare quanto sentito su "Envane". E' il suono della vecchia scuola quello che innesca la bomba "Whatever (rmxd by Tara), che sembra uno di quei pezzi della prima ondata techno-breaks inglese, e "A57 (rmxd by DC Duo's), altra divagazione breakbeat tutta distorsioni e criptici background atmosferici, che non lesina però tecnicismi di scuola IDM. Ancora due (o più?) volti anonimi, e mai più apparsi nel mondo discografico, Pharoid & Time Chamber, vengono incaricati di chiudere l'ep tramite il rmx della come al solito mai-esistita-prima "Self Impersonation"; la traccia, una tela apocalittica profonda e dismessa che ricalca alla lettera il sound di "Amber" (e quindi tanta roba..), si rivela poi essere il top dell'intero ep.

Un ep di transizione, tutto nella norma, niente di realmente innovativo o imperdibile, un ep buono ma talmente 'umano' e nella norma che il suo vicino successore (con ogni probabilità concepito nello stesso periodo, e a cui sono stati chiaramente dedicati più sforzi, specie per mano dei qui latitanti Autechre) sarà una delle opere più astratte, sperimentali, incatalogabili, disumane e fuori dal mondo che in assoluto abbiano mai raggiunto l'orecchio degli umani, nonchè il primo album su formato minidisc della storia: "Minidisc" (talmente fuori dal mondo che: "This is the only thing I have ever listened to that made me physically ill. After about 10 minutes I wanted to remove it from the deck and smash it with a hammer"!

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