Si può cantare direttamente all'anima?
Si può arrivare così in profondità dove l'uomo, rapito dal suo viver quotidiano, dimentica la sua centralità fatta di pura spiritualità?

I nipponici Ghost scavano dentro la psiche umana destrutturando la musica e riducendola alla stessa sostanza dell'aria...ipnotizzando l'ascoltatore che, non sapendo bene cosa aspettarsi, si lascia trasportare in questo ascetico percorso, in questo viaggio illusorio, in questo labirinto sonoro.

Album complesso questo Hypnotic Underworld e difficile da ascoltare, ma al tempo stesso sapiente e ricco. Ricco di suoni quasi sussurrati, strumenti spinti all'inverosimile, turbini sonori che spaziano dai tamburi giapponesi e dai flauti irlandesi al rock psichedelico alla Barrett (citato, tra l'altro, nella meravigliosa dominoes), all'organo imperante in dominoes, agli assoli di chitarra e batteria. Il tutto studiato in una forma quasi maniacale, ipnotizzante e, a tratti, spiazzante!

Consigliatissimo a chi ha visto in Piper And The Gates Of Down o Ummagamma dei Pink Floyd dei capolavori. Per gli altri consiglio di dargli una chance perché questo disco è semplicemente.....un capolavoro!

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