I GhostRide nascono dalle ceneri dei Will Haven, una delle più aggressive e originali post-core bands che sono apparse negli ultimi anni, i quali non hanno avuto purtroppo tanta fortuna, né una buona distribuzione dei loro dischi. "Cobra Sunrise" non è un capolavoro, e gli A Perfect Circle non c'entrano niente con la loro musica, come ho letto in qualche assurda e ignorantissima recensione in rete.
La proposta è un alternative/hard rock, dove và ad inserirsi un mix di new wave e post-core (poco): non sembrano molto originali (alcuni pezzi come "Rotten Pig Iron" e soprattutto "Diamondhawk" ricordano tantissimo i Queens of the Stone Age), ed il riff portante di "Diamond hawk" può sembrare addirittura un plagio da "Rated R". Infatti nel disco non è neanche difficile avvertire qualche song dal sapore e dall'approccio vicino alle sonorità "stoner": la doppietta esplosiva "10 Lb Blowgun" ed appunto "DiamondHawk" ne sono la conferma.
Il pregio maggiore dei GhostRide non è l'originalità in sè, ma come le canzoni si sviluppano e la forma che prendono: la personalità della band è lì. Tra le loro influenze, si possono riscontrare anche Deftones, Helmet ed ovviamente i defunti Will Haven (dalla quale provengono 3 componenti).
Nell'insieme il disco risulta abbastanza interessante e coinvolgente, anche se per il momento le eccessive influenze nel loro sound non creano una continuità tra i pezzi ma spiazzano, proprio per le tante sfaccettature che la loro musica ha, e che ancora non riescono ad amalgamarsi tra loro alla perfezione. Si viaggia tra canzoni dalla linea e struttura più "classica", a quelle più dallo stile "nuova scuola". Le più heavy da segnalare sono: "3 am cobra" e "Fire Shop", quest'ultima davvero violenta e dai riff killer. Altre tracce differenti ma altrettanto valide sono "Spearment Whino", che riesce a creare spazi sconfinati con il suo mood, "Beartrap", "10 Lb Blowgun" e "White Wings of Death", quest'ultima un'altra canzone molto bella. Da segnalare anche la stupenda "Snowflakes That Kill", song dall'aspetto dilatato, amaro e malinconico, la canzone che più si avvicina alla musica dalla quale nasce questa band, i Will Haven.
Insomma, penso che i Ghostride hanno molteplici spunti interessanti e qualcosa da dire nella loro musica, e concedendogli un po' di tempo per maturare il proprio sound possano anche riuscire a creare qualcosa di veramente buono. Vi consiglio di dargli una possibilità per ascoltarli, possono riservare varie sorprese ed anche per questo meritano supporto, non solo come da chi, come me, ha amato i Will Haven (anche perché, come già detto spiegato prima, dei Will Haven non è rimasto molto in questa band). Intriganti.
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