Vorrei innanzitutto precisare che il contenuto di questo lavoro non è assolutamente quello che ci si aspettava da Grignani... se quindi cercavate al suo interno pezzi classici stile "Speciale" o Falco a metà" cambiate rotta, se invece siete disposti ad ascoltare un nuovo modo di relazionarsi con il pubblico siete sintonizzati correttamente sulle frequenze di Clako.
"Il Modugno del rock", così è stato definito Gianluca Grignani da giornalisti e addetti ai lavori dopo l'uscita dell'ultimo lavoro in studio dell'artista Milanese che per me è uno di quelli che non si è seduto in poltrona col panzone da Popstar e ha sacrificato le oltre tre milioni di copie di "Destinazione paradiso" pur di mettere in gioco le proprie capacità. Distante anni luce, artisticamente, da "La fabbrica di plastica" e "Campi di popcorn" ecco che arriva nel marzo del 2008 il nuovissimo "Cammina nel sole" espressivamente molto diverso sia dal primo Grignani decisamente psichedelico, che dal secondo marcatamente poppeggiante... anche se a mio modesto parere la sua musica è sempre stata avvolta da un bell'alone di originalità e genialità. Comunque sia quest'ultimo lavoro va sicuramente ascoltato, al suo interno scopriamo un Grignani nuovo, completamente aperto e nudo, con una capacità di descrivere il proprio mondo davvero inedita... soprattutto per quanto riguarda l'aspetto musicale dei brani dove è evidente la ricercatezza di un suono non inscatolato accompagnato da uno stile graffiante e vivo.
"Tutti gli angeli giù dal cielo" è l'esempio calzante di quanto suddetto, un pezzo d'amore estremo non bollito e povero ma particolarissimo e ricco di colpi di scena.
"Hey mister" è l'accanita protesta contro un giornalista che ha offeso pubblicamente la moglie Francesca, pezzo decisamente incalzante e naturale... quando c'è da incazzarsi il Grigna si fa sentire.
Le scuse alla moglie non tardano ad arrivare ed ecco sbocciare "Francy" pezzo dolce e malinconico che racchiude in sè l'anima autobiografica dell'intero album.
"Ribellione" è forse il pezzo più orecchiabile e riempi pista, ma in assoluto il mio preferito è "Acqua nel deserto" che completa le due anime di Gianluca e ne assembla i due periodi artistici, pezzo leggero e travolgente che scorre via come una musica... come allegria...
Io penso in sintesi che Gianluca abbia fatto finalmente un grande lavoro salvando faccia, portafoglio e chissà magari anche i cazzi suoi...
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