Prima di cominciare a parlare del disco voglio sottolineare un nostro piccolo difetto tutto italiano. Il caro e affettuoso vizio di maltrattare i nostri musicisti... abbiamo anche rotto le pa##e a Lucio Battisti... e dimenticato Ivan Graziani.

Con delle pessime definizioni e con una personalizzata voglia di luogo comune, diamo vita al pregiudizio. Ieri ero in macchina verso zone a me familiari... Dobbiamo condire il paesaggio. 250 km di macchina mi portano sempre ad ascoltare qualcosa di nuovo... Metto su un disco che ho comprato pochi giorni prima...

Il disco in questione è ''Romantico Rock Show'' recente album di Gianluca Grignani... la prima cosa che ho in mente di fare è paragonare il lavoro con vecchi capolavori... Quali ''Destinazione, Fabbrica di Plastica, Campi di Popcorn, Sdraiato su una nuvola'' ecc... Poi mi lascio andare al presente:

''Più veloce del suono'' un pezzo ritmico classico rock alla Grignani che può scuotermi, ma nel suo complesso è solo un discreto brano per avviare la corsa... Dal vivo avrà sicuramente il suo perchè. Ben suonato... 03:06 di buona adrenalina mi indirizza al secondo brano... Arriva quasi da lontano, sembra annunciare un momento timido ed emozionale, un tappeto di suoni ipnotici, chitarre limpide e sognanti:

''a volte io lo so che ci devo provare... a volte devo lasciarmi andare''.

É psichedelia e calma apparente. Il testo ti avvicina al suo mondo, un malinconico tunnel... chitarre ruvide eseguono l'arrangiamento sofferto. Ma solo per un'attimo... Qui lo scenario si dilata e rende l'ascoltatore vittima di un rock sporco ma di un'eleganza rara... Una sensibilità tecnica commovente...

''Sei tu che colpisci forte''

Il pezzo si chiude con un coro gospel fuso alle chitarre ricercate di Grignani... Che per l'occasione ci regala un'assolo suonato con il talk box.

Il terzo brano è una ballad... Semplice,ma che stupisce per il tipo di composizione... C'è di tutto anche il sax... Che da al pezzo un leggero sapore metropolitano. Lineare e pregna di suono... Batteria incalzante... Il testo è omogeneo al complesso...

''io sono sempre stato tuo, tu sei sempre stata mia''

Filosofico senza girarci troppo intorno.

Apparte la prima perla citata ''Romantico Rock Show'' ancora nel piatto non si sente quella natura dispersa... Quella che negli anni 90 ha stregato i suoi attuali fan... Il senso di solitudine,la rabbia al sapor di lacrime... La voglia di uscire fuori dalla stanza buia, e spaccare la città... Ecco che parte un intro di batteria quasi progressivo... Chitarre perfette... Il pezzo è ''Il più fragile'', testo di una metrica intoccabile... Quasi AOR... Diretto senza troppi filtri poetici aggiunti... L'arrangiamento è ricercato quanto radiofonico, energico... Senza alleggerire i toni del testo... Intimista per natura...

Ho sempre pensato che per far sposare la poesia dei cantautori con il rock, ci vuole più di un genio sulla spalla... Per non cadere in un testo banale... Pochi ci sono riusciti... Grignani ha sempre messo in risalto questa dote... Ascoltare per credere.

''Rimani acqua di mare'', qui emerge la grande capacità di fare musica. La composizione è classica... Riadattabile anche al pianoforte, per rendere giustizia al sapore delle note... La maturità di un Grignani che cerca chi si sta perdendo... La maturità di un Rocker che ha sempre guardato oltre. Il pezzo tratta un momento drammatico. Quando una persona sta per lasciarci... Ma non vuol andar via del tutto... Rimane nella nostra vita.. Cambiando solo corpo.... Poesia.

La cosa che più mi piace del disco è la voglia di sperimentare... In passato Grignani si è sempre distinto per il suo modo di sussurrare le cose... Anche mentre stava gridando... Lui musicalmente adottava un genere più elettro-acustico... Forse più blueseggiante... Qui si ritrova un sapore contemporaneo... Un Groove nuovo di zecca... Più pompato forse... Ma decisamente trascinante...

''Sei unica''

(per citare uno dei singoli più noti)

Penso che nella sua semplicità da pop-rock da classifica ci sia un momento del Lucio Battisti più vicino alla massa... a tratti mi ricorda ''Una donna per amico'' per quel modo ''buono buono'' di fare rock. L'album va scoperto...

-''Non ho più fiducia''

-''Amica mia''

-''Un'anno come un'ora''

-''Come solo tu''

-''Le-ro-la''

(vecchio brano ripreso con ottimi arrangiamenti)

Il pezzo più importante del disco è ''allo stesso tempo'' bonus tracks scaricabile da i-tunes (poi inserita nella riedizione deluxe del disco) erede di ''Falco a metà'' rock di maestria... testo geniale quanto toccante.... 

''C'è chi mi ha incontrato al meglio di una situazione

ed invece chi mi ha visto in fondo ad un burrone

ma sai cos'è che c'è, c'è che son contento

perchè han giudicato allo stesso tempo''

Scritto da un'autore che ha sempre lottato per una libertà musicale, difficile da conquistare... Il pezzo si apre con un'arpeggio di chitarra acustica...

Chi sono i ''Pearl Jam'' su quel tappeto?

Neil Young?

(è importante guardare il videoclip per capirne l'intensità e la forza)

No! É un GRIGNANI CHE VA SCOPERTO.

Sospeso... Tra l'essere uomo e l'essere artista...

Si chiude con un'esplosione emotiva... La voce diventa roca e graffiante... La voce diventa anima. Si perde e non vuole tornare più... Vuole la sua liberta di essere. Fatta di chitarre psichedeliche...

Vi ricordo che Grignani ha sempre suonato quasi tutte le chitarre nei suoi album... Arrangiando e producendo ogni singola nota.

 

Buon viaggio...

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