"Aria" è il 13° album di Gianna Nannini. Esce nel 2002 dopo 4 anni si silenzio dal suo ultimo (e debole) lavoro in studio, "Cuore". Prodotto da Christian Lohr, musicista di fama internazionale, che firma anche tutte le programmazioni elettroniche del disco; Armand Volker cura i mix e Isabella Santacroce co-firma tutti i testi.

"Aria" suona totalmente diverso dal resto dei lavori della cantautrice. Potremo dire che stona con il resto della discografia, ma non è cosi. E' un riuscito/curioso esperimento.

Volo è una dichiarazione di ribellione ("mi hanno detto che non va/mi hanno detto non si fa/mi hanno detto smettila/con la tua anarchica personalità"). Un volo dalle ali di fuoco. Uomini a metà è un ibrido rock e dura elettronica (a regalare un pizzico di varietà il mandolino del maestro Mauro Pagani) e un testo che declama una continua lotta all'esistenza ("bombe contro il cielo/per incoronare religiosi/inferni romantici") e una lotta alla solitudine dell'uomo che ha sempre vissuto al buio dell'umanità ("sto male di luce, stanotte la voce cadrà, in un mare che tace, l'assenza d'amore celebrerò"); c'è tempo anche per un piccolo viaggio nel mondo delle favole, di favole che a fatica riusciremo a dimenticare, dove il mondo vero finisce e inizia la pura fantasia che sa di vellutata magia. Impossibile non perdersi. Aria è il punto di contatto con quella realtà. Una delle più belle canzoni italiane da molto tempo a questa parte. Impossibile inoltre non rimanere rapiti dalla sua vena cinematografica (fa parte della colonna sonora del film a cartone animato  Momo alla conquista del tempo, dove la Nannini ha curato tutte le musiche del film).

L'album prosegue senza scivolare nella noia, con un paio di episodi davvero azzeccati: DJ Morphine; Immortale; la glaciale Crimine d'amore ("e poi tornerai/sì ritornerai non ti basterà/esser libero/mi stringerai come vento che avvolge/e poi va via") uno dei vertici del disco; il rock senza compromessi di Meravigliosamente crudele (ancora il maestro Pagani a impreziosire l'atmosfera, stavolta col liuto); le rarefatte atmosfere di Nuova era.

"Aria" può rappresentare una linea di rottura nell'universo musicale di Gianna Nannini. E' un disco dinanzi al quale il fan medio della Nannini potrà storcere il naso.

Un episodio minore?? Un flop?? No. Semplicemente uno dei momenti più sottovalutati della sua discografia. Sentire per credere.

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