Ritorno a scrivere in italiano su di un' artista, quella senese, che ha nel repertorio si molte canzoni dimenticabili (dagli esordi sino al 2017 incluso) ma che non si è cristallizzata mai su di un ottetto di combinazioni "pop" o più miscellanee ripetuto sistematicamente in tutta la propria discografia (capito mi ha signor Cotugno? Idem Zanicchi o Pravo): c'è in lei pure una volontà di spaziare tra generi (e giù battute a non finire, mi raccomando) e reinventarsi...IMHO poi ritengo sbagliatissimo a questo punto della storia accostare la Gianna oggetto del mio scritto verso sia una "monstress" di bravura come Patti Smith sia a cantanti coeve di minor impatto storico (non parlo di vendite) quali Bonnie Tyler, Quatro, la tedesca Nena o Joan Jett, perché a maggior ragione in un percorso si deve scongiurare un crollo di personalità che si protrarrebbe sino ad accusarne l'Assenza (già, uno dei "titoli forti" di quest'album italiano del "'19 beppecontiano", esso). Quest'obiettivo-svolta, principalmente, un cantautore che si rispetti se lo aggiudica saltandosene il muraglione dell'emulatore, saggiando mal che vada una decina di cover a suo piacimento e componendo il proprio in libertà.
Ne "La differenza" non c'è un episodio uguale ad altri pregressi , se non uno "di lancio",
≠L'aria va finendo≠, di cui pure senza vedersi la clip infuoca-polemiche ne avvertiamo eccome (di sbavature e banalità) ;
dopo un'ammirevole e melanconica title-track ed un invito solerte ad accettare i piccoli sbagli di chi amiamo od ameremo (musicalmente da 6) si passa dalla Battistiana ≠Gloucester Road≠ al crescente "folk in terzine" parte Donovan parte "Herself" di ≠Per oggi non si muore≠, entrambe con tema duplice un amore-affetto ipotetico più l'autoanalisi compiuta da young elders, nonché da una sofferta ballata , ≠canzoni buttate≠ all'inatteso country ≠ A chi non ha risposte ≠, con un ponte ed una strofa come a chiusura simbolica di un decennio elleno-italico spietato e palesatorio di ciò che avremmo avuto all'Occaso: importanti risposte mancano da chi facilitava la propria ascesa in una brutta recessione poi amplificatasi con la scomparsa del fisso impiego e dell'Asc. sociale, con il borioso Renzismo danneggia-istruzione fatto di agende bugiarde e multi-privatizzatrici, un aspetto il silenzio-dissenso estendibile alle tante vittime di intere sanità regionali minimizzate (e non solo esse: la televisione pubblica de facto a metà decade scorsa ci strarimise in genuinità e freschezza culturale per il canone-truffa e gl'addii in croce di alcuni grandi volti, da Ida Colucci a FF a Mario Meloni).
Mi sembra dunque un buffetto ogni giorno trascorso qui a recensire cd-libri e scrivere un editoriale, ora, che rischiam di farci bombardare pur di non rinunciare a dipendere energeticamente da gazprom -Sob!-.
Beh, avvicinandomisi una lezione di Entomologia alle 21 ritorno al disco: se ≠Motivo≠ con l'allora debuttante Coez è di un curioso minimalismo Indie a tratti colto nelle musiche, con un testo fra il sentimentale ed esistenzialistico, ≠Assenza≠ è un andante rock celentanesco (novità ulteriore, per la Nannini) dedicato alle tante madri coi figli quattordicenni che si assentano lontano da casa dalle 20 alle 2 di notte, e non perché cuccano, ma per moderare la velocità nei più bui tratti stradali, in barba ai "pecoroni" scavezzacollo.
Almeno io l'ho veduta così.
E nell'urlata forse nel suono un poco ruffiana ≠Liberiamo≠ , si ha infine un impulso ad amare la vita nei campi.
Nell'insieme, rapportandolo ai precedenti Inno ed Amoregigante (dove starebbe potuta collocarsi L'AVF), La Differenza mi ha comunicato creatività e misura , e tutto non può non prescindere da quest' aforisma di Daverio:
<E' l’ essere umano in e×trema ratio, nella sua essenza ontologica, a essere irrimediabilmente complicato e proprio per questo motivo, commisurato al tutto così curiosamente creativo...>.
Ho fame e corro a cena! Apunau, che ho l'Entomologa alle 21...
-Cluck-
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