Nel 1986 Gianna Nannini incide l'album "Profumo", dopo l'exploit commerciale di "Puzzle" del 1984 (grazie soprattutto al singolo-tormentone "Fotoromanza") e dopo il live "Tutto live" del 1985. E' il suo terzo disco prodotto da Conny Plank, dopo "Latin lover" del 1982 e, appunto, "Puzzle" del 1984. Il successo ha dato sicuramente più consapevolezza nei propri mezzi alla Nannini: se da una parte ciò può essere considerato un male, in quanto probabilmente le ha fatto perdere per strada la genuinità e spontaneità dei dischi precedenti, all'altro lato può essere considerato un bene, data la maggior cura messa nelle musiche e negli arrangiamenti. E questo album lo dimostra in pieno: sa cosa vuole e riesce a farlo molto bene.

La produzione di Plank rende inconfondibile il sound del disco: le musiche, alle quali collabora Fabio Pianigiani, sono sì "stile anni 80" come nel disco precedente, ma con una carica più rock, soprattutto nel famosissimo singolo "Bello e impossibile" e nell'altrettanto famosa "Avventuriera". In quest'ultima il rock si fa ancora più energico, anche se ci sono intermezzi in cui trovano spazio solo le tastiere ad accompagnare la voce della Nannini. Ma oltre al rock, musicalmente nel disco sono presenti anche ritmi "simil-gitani" (Come una schiava), "discomusic anni 70-funky" (Seduzione, con tanto di schitarrate elettriche), addirittura una sorta di bossanova, anche se "declinata" in ambito pop (la bella "Gelosia"). Ma ci sono anche molte ballate, a partire dalla title-track, passando per "Quale amore" per approdare, infine, a "Quante mani" e a "Terra straniera". In particolare, queste ultime tre sono quelle dove si sente maggiormente l'impronta di Plank, grazie soprattutto ai loro arrangiamenti elettronici.

Per quanto riguarda i testi, anche in questo caso predominano quelli sensuali-sessuali,da sempre tanto cari alla Nannini (America, Vieni ragazzo, Latin Lover, ecc.), a partire proprio dalla title-track, inno all'amore fisico e "selvaggio": "Dammi tutto il tuo sapore, no ti prego non ti insaponare se nella notte hai ancora un brivido animale. Voglio il tuo profumo". O come nel singolo "Bello e impossibile" in cui l'oggetto del desiderio di una "lei" è un "lui", appunto, bello e impossibile, ribaltando un pò i tradizionali ruoli maschili e femminili che vedono una donna come oggetto dei desideri di un uomo, almeno nella maggior parte dei casi. Ma la sensualità è presente anche in "Come una schiava" (Io ti porterò nei segreti del mare, ti accarezzerò, non mi stancherò mai. Io ti incendierò sul mio corpo bagnato, mi abbandonerò e allora vincerai. Come una schiava), "Gelosia" (Non è la gelosia se esci dalla doccia e poi ti annuso mentre bevi il tuo caffè. Non è la gelosia?), "Seduzione" (Seduzione in un bacio troppo breve, in piena luce lei scenderà, a piedi nudi ti chiamerà, col tuo vestito ti avvolgerà. Candida e oscura si spoglierà: seduzione dammi il tempo di morire, seduzione, in un bacio troppo breve). D'altronde, già dai titoli di questi ultimi due pezzi, si intuiva dove si sarebbe andati a parare! "Avventuriera" parla di una storia fugace vissuta ad alta velocità (L'ombra della moto azzurra contro l'autostrada). Più malinconici i brani "Quale amore", "Quante mani" e "Terra straniera", ma anche "Gelosia", malinconia ben sottolineata dalle rispettive musiche che li accompagnano. "Terra straniera", in particolare, è un piccolo gioiello nascosto, a mio avviso.

In conclusione un ottimo album, energico e malinconico allo stesso tempo, con molta varietà ed inventiva nelle musiche. Il disco fra l'altro risultò vendutissimo non solo in Italia, ma anche in Svizzera, Austria e Germania. Nello stesso erano presenti almeno tre hit che sarebbero diventati evergreen della Nannini, suonati ancora oggi nei suoi concerti: Profumo, Bello e impossibile, Avventuriera. Non metto 5 in quanto lo trovo un pelino inferiore a quello che io reputo il migliore di Gianna Nannini, ossia "Latin lover". Insomma, oltre al (Pro)fumo c'era l'arrosto!!!

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