Gianni Bella - "Dolce uragano" (1980)
In questi gg. tempestosi e forieri di disastri da clima tropicale, provatevi a riascoltare "Dolce uragano" di un Gianni Bella d'annata, quando ancora aveva il capello afro...I miei ricordi musicarelli sul Nostro, risalgono addirittura al 1976, a una rotonda, un jukebox, e a una ragazzina con un minibikini, un corpo sottile e diafano, i capelli mossi, Patrizia mi sembra si chiamasse: guardavamo con mestizia il tramonto dell'ultimo giorno di mare, e io le sfioravo timidamente la mano. Ad un tratto, tanto per metterci il carico da 11, qualcuno mette una monetina nel juke e attacca "Non si può morire dentrooooooooooooo..." spompando i vecchi altoparlanti. Gianni Bella mi ha sempre emozionato con le sue canzoni, almeno fino a questo vetusto Lp.
Certo, i "figli della luna", o quelli che comunque hanno il lato B troppo suonato o chiacchierato, nell'Italia canterina sono proprio tanti -Ron, Pezzali, Dalla, Morandi, Zero, Britti, Carboni, Nek, Bersani, Povia, Ramazzotti, Elio, Malgioglio,Concato, Zarrillo, Scialpi, Bosé, Ferro, Fortis, Battiato, Nannini, Baglioni, Marco Carta, Carmen Consoli, Morgan... Una lista infinita insomma.. ma tra tutti questi Gianni Bella è stato sempre, come dire romantico e garbato che i suoi testi poetici a tal segno che sembrano dedicati a donne vere. E che dire poi di tutte le bellissime canzoni che Bella ha scritto per Marcella e i Beans, o decine di altri nomi famosi? L'album ha un certo mood melanconico, e oltre alla strafamosa radiofonica title track, c'è Chi dorme più, che si dimena tra profezie ecologiste quanto mai attuali -, l'allegra e strapaesana Quando mi sposerò, e il soul mixato con ubbie leopardiane di Sabato.
A tutti gli italiani allagati e ormai in mutande...
E' una notte che cammino e anche soldi non ne ho piu', dentro al letto piano piano, che dolce uragano sei tu
le mutande tricolori, le ho lasciate li da lei, quando mi ha buttato fuori, ma che dolce uragano che sei.
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