Fossi Gianni Drudi, le balle mi girerebbero come le pale di un mulino a vento durante il passaggio dell'uragano Katrina.
Da qualche giorno, il mondo politico internazionale non fa altro che interrogarsi su «Bunga Bunga» mentre lui, che scrisse inni immortali come «Fiky Fiky» o «Tirami Su La Banana Col Bacio», non lo schifa nessuno.
È quindi per puro senso di giustizia che mi permetto di sottoporre al vostro giudizio il talento di questo autentico martire dell'impegno sociale e politico in musica.
«Nella sabbia che scotta
mi son preso una cotta
sotto il sole che abbronza
ho incontrato una gonza
Hey ci stai fiky fiky con me
facciamo fiky fiky insieme
Hey ci stai fiky fiky con me
facciamo fiky fiky insieme dai
Sei tutta bagnata
in quest'estate infuocata
esci dall'acqua eccitata
sotto l'albero di cioccolata
La voglia che sale
nel pensier di leccare
mangiar di pensare
di succhiare un bel mago
(staccalo dai ...)
Oh ce l'hai tutta in bocca
questa voglia che scocca
piano ti scende
e diventa crescente»
P.S.: Che Dio mi perdoni
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