Album che porta definitivamente Gigi D'Alessio nel panorama musicale non solo napoletano ma nazionale, complice la partecipazione al Festival di Sanremo con "Non dirgli mai", esso prosegue sulla falsariga del precedente, tra plagi evidenti, sia musicali che testuali. Il brano portato a Sanremo è una evidente scopiazzatura di "Quando lui ti chiederà di me" dei Pooh, risalente all'anno precedente; "Domani" è un plagione di "Nei giardini che nessuno sa" di Renato Zero, a cui il Nostro aveva già bellamente rubato "Cercami" per comporre "Quel che resta del mio amore". Con "E vai!!!" si arriva addirittura a plagiare Cristina D'Avena, con un'evidente somiglianza con la sigla di "Robin Hood". Scadenti brani come "Bellissima", "Amore mio" e la title-track. Il tentativo spagnoleggiante di "Como suena el corazon" alza un tantino il livello del disco, così come il piano di "Una notte al telefono", l'assolo di "Caro bambino Gesù" (che però riporta un'imperdonabile ripetizione: "Cambierà, la nostra vita cambierà"!), e il finale breve, sulla falsariga del precedente disco, di "Bella canzone mia". Ma c'è un brano che dà a questo disco due stelle: "Sole, cielo e mare" con la collaborazione di Lina Sastri e Peppe Barra, forse l'unico brano di Gigi D'Alessio che merita tre stelle in tutta la sua carriera. Copertina pessima e inqualificabile, con Gigi che si nasconde il viso tra le mani. Non male per un disco composto in un mese e mezzo comunque, dal 17 dicembre 1999 al 30 gennaio 2000. Il successivo "Il cammino dell'età" continuerà ancora sulla falsariga del plagio e dell'autoplagio.
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