'Rischiamo di dimenticarlo, ora che il nuovo millennio viaggia veloce tra disincarnati suoni virtuali. Ma il Novecento, non è stato forse il secolo della canzone? Se provassimo a mettere qualche migliaio di canzoni in fila una dopo l'altra, in ordine cronologico, otterremmo il più esauriente, variopinto, veritiero romanzo del Novecento, quantomeno quello che ne racconta meglio l'educazione sentimentale. (citazione dal libro)
Grazie a uno straordinario incrocio di congiunture sociali e culturali, la storia della canzone italiana moderna ha un inizio preciso. È la sera del primo febbraio del 1958.
Modugno canta Nel blu dipinto di blu e improvvisamente avviene un salto evolutivo. Gli italiani si rendono conto che tutto sta per cambiare, e la canzone volta pagina: inizia un'avventura mirabolante e irripetibile che dura fino ai nostri giorni, passando attraverso la sensibilità dei primi cantautori genovesi, scoprendo le gioie dell'estate e dell'adolescenza del rock'n'roll, crescendo attraverso la rivolta dei gruppi beat, maturando nella rivoluzione promossa da De André, Guccini, Battisti, e nel rinascimento che tra gli anni Settanta e Ottanta porterà la cultura musicale del nostro Paese ai suoi massimi splendori. Fino alle innovazioni che toccano la soglia del 2000.
È una storia intensa e profonda nella quale possiamo leggere gioie, emozioni, caratteri, aspirazioni e contraddizioni della nostra identità culturale'. (Note di copertina)
Con questo libro Gino Castaldo, famoso giornalista e critico musicale (e conduttore con Ema Stokholma di un programma su Radio Rai ['Back to back']), ci accompagna in un percorso emozionante, dalle origini della nostra canzone (da quella napoletana dell'800 e del primo '900) fino alla fine del primo millennio, il 2000 appunto.
E con una playlist alla fine di ogni capitolo per capire meglio ogni periodo.
Da non perdere.
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