- "In un caffè, coi camerieri maleducati, per la prima volta noi ci siamo amati..."
- "In un caffè, senza neppure portacenere, t 'ho sentita tremare e fremere per me"
- "Io non vedevo i tuoi occhi, non li vedevo ero piuttosto annoiata..e non ti guardavo"
- "Eppure la, sopra due tazze di caffè fatto male è nato tutto quel che conta per noi"
- "per te..."
- "e per te..."
Questo album è la registrazione di una serie di concerti live di due ex-innamorati che nel 1985, dopo 20 anni di lontananza (e anche conflitti, si mormora che Paoli abbia pubblicato delle foto osè dopo che Vanoni l'abbia scaricato) e anche di maturazione artistica tornano insieme a cantare su un palco di fronte a delle persone curiose, voyeuristiche di carpire qualche cosa della loro tumultuosa (almeno uno dei due era sposato) d'amore.
Le canzoni sono più che canzoni delle poesie, alcune delle quali celeberrime che i due interpretano con un atmosfera di malinconica dolcezza e più che descrivere direi che sono i testi che parlano.
Inizia Gino a cantarci il suo mare in "Mediterraneo" e nella stupenda "Sassi": "sassi che il mare ha consumato sono le mie parole d'amore per te..." e qui inizia gia a sentirsi un piccolo groppo in gola e la pelle d'oca a alzarzi.
Completa l'opera di pelle d'oca Ornella che entra con un'interpretazione perfetta, precisa, sicura della splendida "Domani è un altro giorno": "è uno di quei giorni in cui rivedo tutta la mia vita... bilancio che non ho quadrato mai, posso dire di ogni cosa che ho fatto a modo mio ma con che risultato non saprei... e non mi son servite a niente esperienza e delusioni e se ho promesso non lo faccio più... ma ho sempre detto in ultimo ho perso ancora ma domani è un altro giorno si vedrà". Prosegue poi con la famosissima "L'appuntamento" e "Dettagli" che preferisco tra le due "è inutile cercare di dimenticare per molto tempo ancora nella vita tu dovrai cercare dettagli così piccoli che tu non sei ancora in grado di capire ma che comunque contano per dire chi siamo noi..." e qui la voce di Ornella è calda e dal vivo si sentono quelle sporcature della voce che la rendono erotica.
Segue poi "Più" il pezzo che trovo più banale di tutto l'album ma dove Ornella e Gino iniziano a cantare insieme. Prosegue Ornella con "Una ragione di più" che qui amo per l'interpretazione ma non per l'arrangiamento troppo ridondante e poi con "La voglia di sognare" che Ornella presenta come "una canzone che non ha avuto nessun concerto commerciale pazienza... ma io continuo a amar moltissimo questa canzone mi ci trovo bene dentro, è una canzone molto piccola che parla di un amore giovane...".
Ritorna Gino "Col branco" che adoro "io no col branco non ci sto con gli altri a far del bene con gli altri a far del male... se devo viver anche se non so come voglio vivere firmando col mio nome" e con "Io so perchè l'amore" qui Gino si dimostra un ottimo cantante e non solo un poeta della parola.
Ornella canta Brel "Non andare via- Ne me quitte pas" e qui son cazzi: se avete sofferto per l'abbandono ascoltate questo pezzo...
Poi tanto per struggersi completamente di emozioni ci pensa Paoli con "Albergo a ore": "io lavoro al bar di un albergo a ore, porto su il caffè a chi fa l'amore, vanno su e giù coppie sempre uguali...ma sono rimasto lì, lì come un cretino vedendo quei due arrivare un mattino puliti..educati..sembravano finti, sembravano proprio due santi dipinti..."
Finalmente i due fanno l'amore cantando insieme "Il cielo in una stanza" che beh non so commentare... "quando sei qui con me...questa stanza non ha più pareti ma alberi, alberi infiniti... quando sei qui vicino a me questo soffitto viola no non esiste più... io vedo il cielo sopra noi che restiamo qui abbandonati come se non ci fosse più niente più niente al mondo"...
Ci tiriamo su con l'allegria della magnifica "La gatta" che Paoli aveva in effetti come compagnia di viaggio
Ornella poi chiede a Gino "Chissà perchè la prima volta che t'ho visto ti ho chiesto di scrivermi una canzone...?" e parte a cantare divinamente "Me in tutto il mondo" che è in effetti la canzone che li fece conoscere "se tu potessi sentire ogni volta che penso te... me e solo me potresti amare... me solo me potresti vedere in tutto il mondo".
I due poi proseguono con "Che cosa c'è" "c'è che mi sono innamorato di te... c'è che ora non mi importa niente di tutta l'altra gente di tutta quella gente che non sei tu..." e qui ogni commento è superfluo. L'orgasmo prosegue con "Come si fa", "come fai..a parlare d'amore quando poi, non dai tutto di te?... come si fa a non vendersi l'anima quando sei tu che vorresti comprarmela".
Vi è poi "Senza fine" scritta da Gino apposta per Ornella per le sue mani grandi "non mi importa della luna, non mi importa delle stelle... tu per me sei luna e stelle tu per me sei sole e cielo... tu per me sei tutto quanto, tutto quanto io voglio avere... tu sei un attimo senza fine, non hai ieri non hai domani tutto è ormai nelle tue mani, mani grandi... mani... senza fine..".
Si scappa in Brasile con "La voglia la pazzia, l'incoscienza e l'allegria", con "Samba in preludio" e con "Samba per Vinicius": "poeta poetinho per amore..per gioia per dolore per antiche libertà...chissà quando ti somiglierò..." dove ok Paoli non è Vinicus de Moraes ma secondo me riesce a cavarsela mentre qui si capisce come Ornella sia forse la più brava interprete italiana e si va avanti con "Tristezza" e qui si balla..."
Il duetto d'amore continua con "Io si" e con la toccante "Vedrai vedrai" di Tenco "quando la sera, ritorno a casa... non ho neanche voglia di parlare... tu non guardarmi con quella tenerezza come fossi un bambino, che ritorna deluso, si lo so che questa non è certo la vita che sognavo un giorno per noi, vedrai vedrai... vedrai che cambierà, non importa se domani... ma vedrai che cambierà". Interpretazione perfetta.
Segue poi il calore e il sole di "Sapore di sale" dedica reale d'amore (scritta da Paoli per Stefania Sandrelli) e poi due splendide canzoni di Luigi Tenco "Lontano lontano" e "Mi sono innamorato di te", "e adesso... non so neppur io cosa fare, di giorno... mi pento di averti incontrato... ma la notte... io ti vengo a cercare..."
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