quando morirai anche tu, che cazzo ne sarà della canzone italiana? lui che dice: il peer to peer è un fenomeno irrefrenabile, dovranno escogitare altre forme per retribuire gli artisti, magari dovrà essere lo stato a pensarci, in fondo i musicisti hanno un ruolo sociale, e in qualche modo deve essere riconoscito. se il guadagno non proverrà più dalle vendite, allora si dovrà pensare a qualcosa di diverso.
un genio, e io francamente, oltre a scucire tasse per qualunque cosa si muova in questo paese, un euro volentieri per gino lo darei. per gino si, ma non per de gregorius VII, bagliori, pausania, velisa, cimabue, vasca rotta, jovanardi, pieno perù. voglio essere libero di scegliere, e l'8 per gino mi pare la tassa più equa.
accolliamoci tutti un cantante, e magari anche gli attori, i registi, le fichette dei passapatate e i gerry sconci, poi saniamo i debiti della juve e del milan e del frosinone calcio, paghiamo le rette alle flglie di pluriesonerato zeman, paghiamo agli avvocati tassinari farmacazzi quello che gli ha tolto il governo mortadella, alziamoci il contributo per i giornalisti del manifesto-padania-libero infostrada, adottiamo un parlamentare di rifo e finanziamogli l'addestramento coi blebblò, diamo i soldi a rotelli che così smette di farsi ridere in faccia da tutto il mondo con sta solfa del ridatecemonnalisafrancesibruttizzozzi, pagagliela sta crosta, e non parliamone più, e poi levati dai coglioni tu e palombella rossa-brunovespa-crepet-lafranzonisantadonna.
gino, cazzo, sei un brav'uomo, ma ste idee non si possono dire in tv, cazzo, siamo quelli degli sms agli tsunamati, 42 milioni di euro scuciti in tre giorni, le commissioni per il traffico generato per singolo sms alle compagnie telefoniche e la commissione di vigilanza sulla buona gestione dei soldi composta da bonino e andreotti.
sogno taormina presidente, più impunità per tutti, galere sempre vuote. e se spari alle troie sotto casa tua, le puoi detrarre dalle tasse.
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