"Sarà meglio che a quel gatto tridimensionale non accada nulla"
penso, mentre i primi minuti di Flow avanzano. Non ci è dato sapere cosa sia successo all'umanità, né in che periodo storico tra presente e futuro ci troviamo; è chiaro però che di noi umani non sia rimasta evidentemente traccia. È un mondo distrutto dai cambiamenti climatici, ma i problemi non sono ancora finiti per i protagonisti.
Tutto viene sommerso inesorabilmente dalle acque mentre la gattina Flow, tra molti pericoli, si imbatte in quelli che diverranno i suoi compagni d'avventura. Una squadra formidabile di specie diverse tra loro ma accomunate dall'obiettivo di sopravvivere. Il mitico Capibara dorme, e quando non dorme salva la situazione con nonchalance.
"Vorrei essere un capibara!"
afferma il mio coetaneo Gint Zilbalodis.Tra le interviste che ha rilasciato, mi ha colpito leggere della sua impossibilità di studiare animazione causa la mancanza di scuole inerenti ai suoi settori di interesse in Lettonia. Eppure quest'uomo ha fatto tutto. Ha scritto e prodotto il film con il collega Matīss Kaža, e ha realizzato la colonna sonora con l'aiuto di Rihards Zaļupe.
Il software utilizzato è Blender, e con molti meno milioni impiegati rispetto ai suoi colleghi ci ha vinto anche l'Oscar come miglior film d'animazione.
"Non mi sentirei a mio agio a dirigere degli attori umani, sono un introverso e preferisco creare tramite l'animazione"
Non avvicinatevi a Flow come fareste con un prodotto destinato ai soli infanti; è tra le cose che mi hanno maggiormente segnato negli ultimi anni. Le azioni e i versi dei personaggi sono realistici a tal punto da non farvi pesare affatto la mancanza di dialoghi. Un paio di scene, sul finale, confondono una parvenza di realtà con elementi fantastici. Scene magnifiche che per un tratto mi hanno causato una certa ansia (i compagni gattari come cofras capiranno).
Per un'ora e venti sarete affascinati dalle dinamiche che si verranno a creare all'interno della squadra di animali, e penso che in tanti proverete una certa commozione, come me, nell'assistere alle peripezie che metteranno a dura prova Flow.
Fatelo vedere alla prole ma soprattutto guardatelo voi adulti. Date un'opportunità all'animazione valida che la nostra Europa è in grado di concepire.
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