Registrato a distanza tra l'Italia e Miami durante il “Grande Panico Globale” del 2020, “Venti” è il nono lavoro di Giorgio Canali, ennesimo centro pieno nei cuori di chi sa apprezzare questo “artista” da sempre defilato e critico rispetto al pensiero comune. Un pensiero proprio che, come in tutti i suoi album, e soprattutto in questo, prende di mira l'attualità più attuale, definita nel 2020 quasi esclusivamente dal problema pandemico.

Una scelta che sicuramente ha causato molti mugugni anche tra le fila dei suoi vecchi sostenitori o tra i navigatori seriali pronti, come da prassi, a scagliarsi contro il prossimo “vecchio di merda” da insultare gratuitamente.

Critiche che sicuramente non avranno scalfito la dura corazza di un musicista coerente con se stesso da sempre che, grazie al lungo periodo di isolamento, ha potuto partorire un doppio album come questo, forse non il suo migliore ma ricco di spunti ed episodi riusciti.

E allora non verrà scordato il perfetto trittico iniziale, a cominciare da “Eravamo noi”, introdotta dalle tastierine “mongole” di Giorgio, dove contano le parole che, come al solito, colpiscono lucidamente il bersaglio, con il brano che ti cresce dentro ascolto dopo ascolto, mentre continua ad assillarti fino a quando non sei costretto ad ammettere che quello di cui parla sei te.

O “Nell'aria”, la canzone definitiva del disco, parole e musica sulla scia dei grandi cantautori che hanno molto da dire, nonostante Canali sia ascoltato da pochi.

È poi facile lasciarsi andare e perdersi nell'ascolto di queste venti tracce, in un sali e scendi di emozioni, persi tra feroci attacchi polemici musicali (pochi) e verbali, ironia pronta a mordere le regole comuni (“Inutile e irrilevante”), citazioni ed autocitazioni continue, blues fantasmagorici, spiritati e osceni (“Vodka per lo spirito santo”, un omaggio al compianto Mark Lanegan) e ballate “incazzate” come da copione. Insomma un altro disco da prendere e da conservare gelosamente o da rovinare a forza di ascolti. Io nel dubbio ne ho comprate due copie.

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