Si prenda un libro di Joe R. Lansdale, per esempio "La ragazza dal cuore d'acciaio" (Fanucci Editore, Roma, 2007); lo si apra su una pagina qualunque, a caso; se ne leggano un paio di frasi consecutive, le prime che incontrano l'occhio.

"Quanto al resto, ho già abbastanza preoccupazioni. Ho persino ripreso a contare gli oggetti. Non sempre, però nel rivestimento del tuo soffitto ci sono diciottomila macchioline…"

Ecco, queste tre semplici frasi si bevono come ridere le 600 e passa pagine del libro di Faletti, opera che potremmo tranquillamente definire carta straccia se non fosse che oggi la carta straccia ha raggiunto un discreto valore.

PS Questo libro mi perseguita da quando è stato pubblicato. Da anni lo vedo dappertutto, cazzo, con la sua merdosissima copertina rossa e bianca. L'ho visto pure in Norvegia (lì però la copertina era anche un po' nera).
L'altro giorno, con G, l'ho visto per la milionesima volta in autogrill e — era pure in offerta — ho deciso che era ora di farla finita: l'ho comprato.
Le prime due pagine mi sono bastate per decidere di rompere un silenzio de-recensorio ormai pluriennale. Perché questo libraccio ha pure avuto un discreto successo, un diamine di successone anzi. E però fa davvero pena, insomma.

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