9 maggio 2014, si parte per andare a Ciampino a vedersi l’ennesimo concerto del mio grande amore Lindo Ferretti all’Orion Club… (già la situazione è tutta un programma, concerto in discoteca a Ciampino)…
L’ ex marito ci avrebbe raggiunti la sera, partiamo la mattina quindi, io l’amico logorroico e la silente fidanzata.
Per oltre cinque ore di viaggio non smetto di parlare un minuto battendo il logorroico. Sono già abbastanza in forma da sentire gli effetti up-volteggianti della primavera e dei medicamenti pro-serio esaurimento…
A Roma è già estate, ore tredici, siamo in centro a pranzo e si comincia con il vinello visto che non c’è il marito a sgridarmi!!! E’ la seconda volta che vedo Lindo. La prima mi aveva portato alle lacrime con Intimisto alla rotonda di Senigallia con Ginevra di Marco.
Il pomeriggio è all’insegna del cazzeggio e allo shopping. La spensieratezza e la gioia sono nell’aria. Roma è un sogno soprattutto dopo circa un litro di vino.
Ore 20,30 raggiungiamo l’hotel infimo prenotato a Ciampino. Intanto il marito arriva e ci sistemiamo, il copriletto è talmente duro che sembra di aprire un sarcofago ma per Lindo questo ed altro.
Io penso che ognuno di noi possa aver idea di Ciampino come piccolo simpatico centro ciociaro con aeroporto. La sera del nostro arrivo però c’era una festa in paese. immaginate marmaglia di provincia romanesca, calcinculo, giostre, viale tutto illuminato sembra di essere al Sambodromo. Noi snob pronti per l’alternativo concerto ci concediamo un bel panino con la porchetta e 2 birre moretti da 66cl a testa.
Il locale è carino il pubblico variegato ma molto composto, varia umanità in termini di età.
Non starò qui a raccontare la playlist che ovviamente non posso ricordarmi. Parlerò di un viaggio intimo ed ogni pezzo una goccia che mi scava dentro fino alle lacrime con Annarella confortata da una giovine anch’ella piangente al mio fianco.
Lindo è in forma e si concede (cosa che poi non farà a Bologna dopo qualche mese), ballo, mi siedo, mi alzo, piango, rido, il mio ex marito e gli amici sono lì. Ci si scambiano occhiate entusiaste, si ondeggia con Radio Kabul, ci si scatena con Forma e Sostanza e si piange appunto con Annarella.
“CITTADINO DEL SECOLO VENTUNO ROZZO COME TE NON C’E’ NESSUNO”
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