Aprono gli Psycho-path, gruppo indie sloveno, bassi pesanti alla GVSB e canta una donna (Scott McCloud collabora ad un loro pezzo). Andate a vedere il loro sito.

Non c'è Eli (bass+key), bloccato in usa per problemi di salute di sua moglie (fonte: www.gvsb.com). Viene sostituito da Sohrab Habibion della band old DC Edsel.
I GVSB dicono di esser sexy. Io lo capisco nel senso di violenza. L'impatto dei due bassi suonati per tutto il concerto (niente tastierine e campionatori questa volta) è mostruoso, si viene travolti.
Apre "Cruise Yourself", segue "Basstation", "BFF" dal nuovo. L'unico effetto è il secondo microfono distorto nel quale Scott canta alternativamente a quello "pulito", più volte nella stessa canzone. E i bassi scavano e girano, e Scott nella voce comincia ad assomigliare ad un eroe dimenticato, Richard Butler dei Psychedelic Furs, stessa voce roca.

Dal vivo sono incredibili. Nella intervista concessa a DE-Baser, Scott aveva detto che il cd nuovo era più simile a come sono dal vivo: tutto vero. Basta rumorini. Rock e violenza. Bravissimi. Chiudono con "Let it Breath", preceduta sa "Kill the Sexplayer" che diventa "kill the bass player".

Ora vengono in Italia. Non perdeteli.

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