Ennio - L'omaggio ad un artista che non se ne andrà mai
"Il mondo di Ennio non è ancora totalmente scoperto"
Ennio, di Giuseppe Tornatore, è l'omaggio che il regista siciliano ha dedicato alla figura del più famoso e importante compositore italiano dell'ultimo mezzo secolo e qualcosa più. Legato a Morricone da un rapporto artistico, umano e affettivo indissolubile dai tempi di Nuovo Cinema Paradiso fino alla fine della vita del Maestro, l'autore siciliano realizza un film documentario toccante che è soprattutto un viaggio dentro di noi e le emozioni che questo grande artista ha saputo donare attraverso la sua arte.
"Ennio è riuscito a fondere insieme la prosa e la poesia" Bernardo Bertolucci
MORRICONE: STORIA DI UN ARTISTA COLTO E POPOLARE INSIEME CHE HA RIVOLUZIONATO MUSICA E CINEMA
Attraverso interviste ad artisti tra i più diversi, oltre che allo stesso Morricone in prima persona, Ennio ricostruisce la parabola di uno dei più significativi ed influenti artisti del secolo scorso. Dai primi anni come trombettista affianco al padre nell'Italia occupata, al conservatorio e alla formazione come compositore; dalla fondamentale collaborazione con l'ex compagno di scuola Sergio Leone, fino all'Oscar per The Hateful Eight dell'ammiratore di sempre Quentin Tarantino.
Ed emerge in ogni suo aspetto la genialità, inizialmente anche incompresa, di quello che, a tutti gli effetti, è stato li primo compositore di colonne sonore cinematografiche a divenire icona, punto di riferimento, star. Per la prima volta al pari di un regista, di uno sceneggiatore. Un valore aggiunto. Con Morricone, la creazione di un personaggio, di una scena, di un'inquadratura, avviene attraverso la musica. La musica, per la prima volta, crea l'immagine, e non viceversa. Morricone ha reso la colonna sonora un elemento che rappresentasse un aspetto fondante dell'opera.
Fino a portarla, talvolta, ad essere addirittura l'attrazione principale del film, a superare il valore del film stesso.
Morricone ha reso la colonna sonora un'arte. La musica del film indipendente dal film stesso. Non più semplice accompagnamento, commento alle immagini o comunque qualcosa di accessorio e secondario.Una rivoluzione culturale eccezionale e straordinaria.
Nella storia del cinema, esiste un prima e un dopo Morricone. Come solo per i più grandi.
IL RACCONTO DI UNA ITALIA CHE NON C'È PIÙ
Ennio è anche, fatalmente, il racconto di un'Italia del passato, di un intero mondo del passato. Attraverso un tuffo nella memoria, la rievocazione, struggente col senno di poi e dei tempi tristi che viviamo oggi, del tempo in cui l'Italia era al centro del mondo culturale e delle avanguardie cinematografiche. Quando la cinematografia italiana era fonte di ammirazione ed ispirazione a livello mondiale. Grazie, oltre al sopracitato Leone, ai vari Elio Petri, Dario Argento, Bernardo Bertolucci. Non semplice cinematografia di provincia quale è oggi.
Seppur a volte, soprattutto inizialmente, il rischio agiografia venga sfiorato, Ennio si mantiene asciutto da ogni retorica enfatica nei confronti di un personaggio tanto rilevante. Restituendo invece l'immagine di un uomo eccezionalmente dedito al proprio lavoro, riservato, che ha anche dovuto affrontare il processo, doloroso, di superamento del complesso di inferiorità e vergogna nel musicare film. Seppur oggi possa risultare infatti strano o paradossale, quello del compositore di musica per il cinema veniva considerato come un vero e proprio stigma nell'ambiente accademico e intellettuale. Frutto di uno snobismo culturale, di un pregiudizio che, in fondo, è stato proprio anche del cinema stesso. E che se oggi è in gran parte - seppur non completamente - superato è grazie proprio ad un artista come Morricone.
L'ANIMA DUPLICE, COLTA E POPOLARE DI UNO SPERIMENTATORE E AVANGUARDISTA
Morricone, partito dal basso, ha portato nella sua arte una grande carica di sperimentazione. Già quando era un semplice arrangiatore di brani nazionalpopolari per musicisti come Gianni Morandi o Caterina Caselli. I Maestro romano, tuttavia, si sentì spesso ingabbiato dal mondo della musica pop prima e da quella cinematografica in seguito. Ma riuscì a rivoluzionare i codici interni, rivalendosi, fino ad essere infine considerato unanimemente come un genio anche da chi lo aveva criticato. Portando una lezione di abnegazione e umiltà straordinaria.
L'EREDITÀ DI ENNIO E PERCHÉ QUEST'UOMO HA MERITATO L'IMMORTALITÀ
Ennio è un oggetto particolare. Questo progetto era partito anni fa, e difatti ogni intervento è al presente, come a dare il senso di una celebrazione collettiva di un'icona pop mondiale. Uscito infine solo due mesi fa (ed oggi disponibile su Tim Vision, prima dell'uscita in home video fissata per il mese di maggio) al cinema, circa un anno e mezzo dopo la morte del Maestro, ha il sapore sia dell'omaggio spassionato (quale fondamentalmente è e come è nato) che della elegia, e soprattutto risulta struggente in come parla sempre di Morricone al presente. Tornatore ha scelto di non aggiungere nulla di postumo, nessun riferimento a Morricone al passato. Dando così il senso di una meritatissima immortalità. Come se Morricone non ci avesse lasciato in quel luglio del 2020. Ma fosse ancora tra noi.
E così è, in realtà. Perché la sua è un'arte che tanto profondamente ha segnato le vite di milioni di persone lungo molte generazioni, che c'è un senso di Eterno nel ripensare e riascoltare le note di C'era una volta il West, Mission, C'era una volta in America, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. E centinaia di altre.
LA MUSICA COME UNO DEI POCHI LINGUAGGI UNIVERSALI
Perché la musica e le immagini sono forse gli unici linguaggi realmente universali e trascendenti esistenti al mondo.
Il cinema è l'arte che più di tutte è capace di penetrare l'inconscio, di influenzarne i sogni, le speranze. Di rappresentare i timori, le angosce, le malattie, gli umori delle epoche. E Morricone ha creato la musica che facesse da colonna sonora di tutto questo. Di tutte queste molteplici e complesse sensazioni. Del moto dell'anima. Se abbiamo in seguito potuto emozionarci grazie anche ad altri immensi artisti come Ryuichi Sakamoto, Joe Hisaishi, Hans Zimmer, Max Richter, è grazie a Morricone. A come questo grande italiano ha saputo cambiare il corso della Storia di due arti.
Se non è questo meritare un posto tra i più grandi di sempre.
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