Il sesto disco di Giusto Pio è purtroppo un disco tragico in quanto prende ispirazione dai tragici fatti di Tienamen del 1989. Addirittura, per rompere ogni indugio, si voleva intititolare l'album, di sei tracce, Tienamen 1989. Anche i Pooh, di un genere lontanissimo da Giusto Pio, avevano commemorato i fatti e il "rivoltoso sconosciuto" con Città proibita, dall'album Uomini soli. Questo per far capire come eventi storici possano influire sulle coscienze degli artisti.

Tornando ad Attraverso i cieli, perché alla fine fu questo il titolo scelto, con tanto di copertina che rappresenta l'Empireo, esso comincia con la traccia omonima che dura 18 minuti e mezzo e alterna momenti di quiete a momenti drammatici. La scrittura è di altissimo profilo. Vi sono persino, a inizio brano, le urla disperate poi soffocate dagli strumenti. A metà brano regna la quiete, momento che rende Pio simile al Battiato di Messa Arcaica. Al dodicesimo minuto invece incalza e rende bene l'idea degli attentati, per poi ritornare nella quiete nel finale.

Il secondo brano, Ou est donc?, prende spunto dal pittore conterraneo di Giusto Pio Masi Simonetti, precisamente una poesia dedicata alla madre, recitata da Gigi Salomon. Anche nella suite divisa in quattro parti Dietro la maschera vengono citati i suoi quadri. Nella variazione due spunta anche il flauto.

Opera anche questa coraggiosao, socialmente e musicalmente. 4/5.

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