Quello che non riesco a capire è come si fa ad essere ostinati contro degl'artisti che ottengono successo, a modo prevenuto (a volte senza neanche dare un ascolto al cd) si critica a destra e a manca per il semplice fatto che quel prodotto è da evitare, senza una giusta motivazione, al limite si potrà dire che la qualità della musica è bassa, che l'artista in questione non ha talento o semplicemente che non può andare a gusto di chi ascolta musica snob  vedere album che appena arrivano nei negozi di dischi già finiscono. Si condanna la tv perchè ritenuta di poco conto, si fanno commenti negativi su programmi  che volente o nolente sono seguitissimi (amici, X-factor, il festival di sanremo).

Prorio da uno di questi programmi, da X-factor, è uscita Giusy Ferreri, la ragazza che lavorava in una grande catena di supermercati, ha realizzato il suo sogno, quello di poter cantare. Dopo le varie fasi della trasmissione alla fine vince e incide il suo primo brano "Non ti scordar mai di me" la canzone più trasmessa dalle radio nell'estate 2008, arrivando al doppio disco di platino in meno di quattro mesi. Nel novembre dello stesso anno incide il suo primo disco "Gaetana" con l'ausilio della produzione artistica di Tiziano Ferro,  che le scrive alcuni brani e canta con lei nel brano di apertura "L'amore e basta".

L'album è carino, strutturato sul classico pop, con venature rock, la Ferreri è una cantante dotata di una voce molto particolare, di un modo di cantare definito contralto lirico, nulla da dire, stile particolarissimo, movenze e personalità, ormai diventata una cantante a tutti gli effetti. Pezzi degni di nota ci sono e come, oltre le famose "Non ti scordar mai di me" e "Novembre" mi è doveroso indicare "La scala" con una chitarra che apre il brano, "Pensieri" e "Cuore assente (the la la song)" che fa ricordare  alcune sonorità del passato soprattutto anni 60 della nostra musica italiana.

Dopo aver sentito l'album posso dire che non è male, è un buon disco di musica italiana che non pretende di entrare nella storia della musica ma semplicemente rivolto alla vasta fetta di pubblico poppettaro amante degl'hit radiofonici, come me, orami diventato fan delle Ferreri, dopo averla presa poco in considerazione ho capito il suo valore, ho aquistato il suo cd, e scritto questa recensione, il mio è un esempio in quanto non bisogna mai criticare qualcosa a priori, ma bisogna dare il giusto peso a lavori, che non hanno il compito o l'onere di scrivere pagine di storia, ma di regalare emozioni a chi l'ascolta, perchè bisogna sempre fare le dovute proporzioni. La Ferreri è catalogabile nel vasto genere della musica leggera, ha le qualità per rimare e penso che ne sentiremo ancora parlare (e se sarà così non può farmi che piacere).

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