Novembre, dicembre.

Tempo di pioggia, tempo di neve. Tempo di gioia e di malinconia, che arrivano in rapida successione accavallandosi senza nemmeno più distinguersi, in cui chiuso in casa a fissare fuori dalla finestra tracci i bilanci, ciò che è andato come ti aspettavi, ciò che è andato invece storto. E le sorprese, belle o brutte che ti sono capitate in mezzo, senza che te lo aspettassi. Inutile dirlo, è questo il momento in cui cerchi qualcosa che tocchi in profondità le tue corde, che qualche suono vibri, e forte, dentro di te, ti scuota, ti faccia riflettere, ti faccia toccare le vette e gli abissi. Forse non sono il solo. E allora vi voglio parlare di "The Swell Season", un progetto di Glen Hansard e Markéta Irglova. Di loro vi ho già avuto occasione di dire qualcosa nelle Recensioni Oculistiche. Lui è il leader dei Frames, lei una giovanissima e talentuosa pianista e cantante sua collaboratrice; insieme, proprio con la regia dell'ex bassista dei Frames John Carney, hanno girato il film "Once".

"The Swell Season" è, se si vuole, una sorta di colonna sonora (contiene "Falling Slowly", motivo conduttore del film e due altri pezzi che vi vengono suonati, "Lies" e "When Your Minds Made Up"), ma è pure la ragionevole prosecuzione su disco (mi piacerebbe dire "su vinile", ma i formati sono quelli che sono, e pertanto ci si deve accontentare...) di quella collaborazione. In un certo senso, questo album è proprio come il film. Se cioè cercate il capolavoro, l'opera che rimarrà negli annali, non vi fermate qui. Non farebbe al caso vostro. Ma se cercate un disco terribilmente autunnale, con tutti i rossi e i marroni nelle loro sfumature, non resterete insensibili al rosso, irlandese Glen Hansard, voce e chitarra alla Cat Stevens, in "Leave". O se invece lo cercate freddo, gelido e ventoso come la voce mitteleuropea da brividi di Markéta Irglova, rallentate e concedete un ascolto a "Alone Apart", pezzo di chiusura di agghiacciante bellezza.

Un disco di folk malinconico e romantico allo stesso tempo, con le sue chitarre, pianoforte, voce, fisarmonica e qualche arco di sottofondo nei momenti topici; con qualche sfumatura pop di tanto in tanto, ma che non cede mai a compromessi col facile ascolto. Semplice, genuino, onesto. Come il fuoco scoppiettante nel caminetto di casa. Come si addice ad un album autunnale.

Elenco tracce testi samples e video

01   This Low (04:54)

02   Sleeping (03:36)

03   Falling Slowly (04:50)

Falling Slowly

I don't know you
But I want you
All the more for that
Words fall through me
And always fool me
And I can't react
And games that never amount
To more than they're meant
Will play themselves out

Take this sinking boat and point it home
We've still got time
Raise your hopeful voice you have a choice
You've made it now

Falling slowly, eyes that know me
And I can't go back
Moods that take me and erase me
And I'm painted black
You have suffered enough
And warred with yourself
It's time that you won

Take this sinking boat and point it home
We've still got time
Raise your hopeful voice you had a choice
You've made it now

Take this sinking boat and point it home
We've still got time
Raise your hopeful voice you had a choice
You've made it now
Falling slowly sing your melody
I'll sing along

04   Drown Out (05:38)

05   Lies (03:57)

06   When Your Mind's Made Up (03:58)

07   The Swell Season (02:54)

08   Leave (03:19)

09   The Moon (04:42)

10   Alone Apart (04:48)

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