Fernanda che cantava tutto il giorno e alle canzoni credeva e non credeva. L'amore non esiste -mi diceva- e proprio per questo è bello cantarlo. Una preghiera, del resto, non fa male.
Aveva anche un marito la Fernanda, “un cretino che ballava con la scopa” e ogni volta che lo diceva giù risate. Peccato che Paolo, il tizio degli Alunni del Sole, non l'abbia conosciuta.
Perché anche Paolo credeva e non credeva. E anche Paolo avrebbe detto che è bello cantare quel che non esiste. Poi, certo, con tutto quello struggimento e tutto quel rimpianto, un pochino esagerava, tanto che oggi ascoltarlo è più fatica.
Il fatto è che il tempo è impietoso e non concede di tornare indietro. Io c'ero però. E da quelle parti ogni tanto torno ancora, non come sono oggi, ma com'ero.
“Una carezza a quello che non c'è”, diceva la Fernanda che, pure se allegrissima, si concedeva la malinconia. Noi invece, non avendo parole per riconoscerla, la tenevamo dentro senza nemmen capirla. Ecco perché quando dal juke box partiva “E mi manchi tanto” sembrava sempre che qualcosa fosse fuori posto.
Era una sottile incrinatura che non durava che un attimo e alludeva a un luogo talmente sconosciuto che poteva soltanto sfiorarci. E alla fine rimaneva solo la vaga sensazione di essere cresciuti senza sapere come.
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