In realtà non sono un grande appassionato di Manga. Ne avrò letto qualcuno, così, solo per sfizio.


Tra i più belli, ricordo ancora, “Solarlord”, “Magic Blade” e “Street Fighter III”, gli ultimi due brutalmente interrotti rispettivamente al volume 9 e al 38 (se non ricordo male) e ritirati dalla Jade per motivi a noi esseri comuni mortali, sconosciuti. Chissà che fine avran fatto……


Tuttavia, un manga, mi è rimasto particolarmente impresso. Qualcosa che mi ha letteralmente sconvolto, messo paura e, si, fatto provare attimi di commozione.


“Devilman”.


Il manga altro non è che una raccolta di 5 volumi, opera del maestro Go Nagai che, il sottoscritto, non riesce ancora a definire se egli sia un genio o un pazzoide. O tutti e due, chissà.


Fatto sta che il rapporto Go Nagai e religione è sempre stato alquanto contrasto. Basti pensare che Devilman è il proseguio di un suo precedente manga, “Mao Dante”, censurato e ritirato dalla terra del sol levante (pensate un po’voi!), perché troppo blasfemo e dissacrante.


Tuttavia in “Devilman” il maestro si contiene. E ci offre, così, la sua opera più riuscita, sotto ogni punto di vista.


Prima di iniziare con la descrizione del manga in questione, vorrei solo aprire una piccola parentesi. E, cioè, quella inerente al fatto che il Devilman che spopolava nei gloriosi anni ottanta nelle nostre TV non c’entra un benamato cazzo chiodato col Devilman di Go Nagai, pur essendo, più o meno, ad esso collegato.


Tornando al manga. Bene, questo ci presente immediatamente il suo protagonista, Akira Fudo, un ragazzo che più debole e incapace non si può. Il cassico nerd, insomma. Che, addirittura, si lascia difendere dal pestaggio di alcui bulli, dalla sua amica Miki, forse l’essere più angelico mai disegnato da Go Nagai.
Ed è qui, sin da subito, che si inizia a delineare la personalità e la psicologia dei personaggi. Akira è un puro. Mmiki una combattente che, tuttavia, odia le prepotenze e non rimane ferma e indifferente innanzi ad esse. La figura dei bulli, invece, è molto ambigua. Poi capirete il perché.


La trama è molto intricata e non semplice da seguire. Questo a partire dalla comparsa del terzo personaggio principale della storia, Ryo, grande amico di infanzia di Akira. Personaggio che sconvolgerà l’intera esistenza di Akira, nel bene e nel male. Ryo, orfano di padre come Akira (e come non potrebbe esserlo? Ogni protagonista giapponese ha nella sua scheda tenica la perdita di entrambi i genitori… chissà perché?) è un giustiziere ma NON un puro. Si batte per la giustizia ma non ci pensa due volte a sfoderare il suo fucile per mettere in fuga i bulli.


Senza imbatterci troppo nella storia, che sarebbe davvero lunghissima, è proprio dalla comparsa di Ryo che la vita di Akira sarà totalmente sconvolta.
Questo suo “grande amico” lo porterà a conoscenza di una terribile verità: i demoni stanno impadronendosi del mondo. Ha scoperto tutto grazie a suo padre, morto mentre tentava la fusione con uno di essi. Dopo la sua morte “… il suo corpo pesava il doppio!”. Akira rimane interdetto e basito ma in seguito al primo attacco di un demone, capisce che Ryo ha ragione.


L’unica maniera per contrastare i demoni è la fusione con essi eseguendo un rituale satanico (un sabba nero). Akira riesce a fondersi con uno dei demoni più potenti, Amon. Ed è qui che la storia ha veramente inizio.


Fino ad adesso si trattava di una semplice presentazione dei personaggi. D’ora in poi conosceremo il vero Akira, il VERO Ryo. E i demoni, gli abitanti della Terra, i primi abitanti del nostro pianeta che, in seguito ad una glaciazione, rimasero intrappolati per milioni di anni, fino all’attuale risveglio, trovando il loro mondo abitato (occupato) dagli esseri umani. Ergo: sterminio della razza umana senza pietà.


Akira diventa il giustiziere della storia. Non esiterà a tramutarsi in un devilman ogni qual volta dovrà scontrarsi con i suoi avversari (tremenda la lotta contro l’arpia Silen).


Ma Akira cambia anche come persona. Non è più il babbeo da pestare a scuola. Anche il suo sguardo cambia, il suo atteggiamento, il modo di vestire. Miki lo troverà più “fico”. I bulli,, invece, saranno pestati senza pietà, presi a pungi e cali dallo stesso Akira con una Miki sbalordita ed esterrefatta. Che, finalmente, ha trovato l’uomo che desiderava (in realtà Akira le era sempre piaciuto… ma da adesso lo trova più attraente… non capirò mai le donne).


Nei 5 volum che compongono il manga, la storia prende sempre più una brutta piega. I demoni iniziano ad essere sempre più numerosi, Xenon, uno tra i demoni più potenti, dichiara guerra agli esseri umani che, oramai, sanno dell’esistenza de demoni, i quali, anche a costo di sterminare gli uomini il prima possibile, tentano fusioni con gli stessi. Fusioni che il più delle volte risultano kamikaze,perché muoiono entrambi, l’uomo e il demonio che l’ha posseduto. 
E qui c’è da riflettere. Akira non è mai stato davvero così debole come Go Nagai ce l’aveva presentato. Altrimenti non sarebbe mai riuscito a fondersi con un demone del rango di Amon.


Tuttavia, adesso, la trama diviene folle. La paura, la xenofobia e la pazzia imperversa e divora gli esseri umani i quali inizieranno ad uccidere chiunque sia sospettato di essere un Devilman, arrivando a creare, addirittura, una squadra caccia-demoni con un proprio quartiere generale.


E Akira, diviene l’uomo più incompreso del mondo, perché è l’uomo dal sangue demoniaco. Colui che aveva giurato di proteggere la sua stessa razza, gli uomini, gli stessi uomini che ora stanno sterminandosi ad soli.


Tuttavia, Akira, non rimarrà da solo. Poiché, in molte occasioni, le fusioni uomo-demone avvengono e riescono alla perfezione, facendo prevalere la volontà dell’essere umano. Specie per ciò che concerne i monaci buddisti. 


Siamo all’epilogo. Un esercito di Devilman contro un intero esercito di demoni.


Come si è arrivati a ciò.


La risposta è semplice: Ryo.


Ryo, in realtà, non è mai stato chi pareva essere. Presentato come giustiziere, come l’uomo che assieme ad Akira avrebbe salvato il mondo, in realtà si dimostra per quel gran pezzo di figlio di pu**ana che è: Satana in persona.


Satana che, al momento della glaciazione, aveva pensato a tutto questo. Odiava Dio perché aveva preferito gli uomini ai demoni e aveva concesso loro di poter risiedere sulla Terra. Ora si trattava di una faccenda personale. Riprendersi ciò che ad egli appartiene. Incarnarsi nel corpo di un umano qualunque, Ryo appunto, costruirigli una vita con dei ricordi fasulli e fargli provare gli stessi sentimenti degli umani. La paura, l’odio, l’amore, la debolezza. Per concepirli meglio, capire come ragionano e scoprire i loro punti deboli. E, il punto debole di un uomo è l’amore e la paura.


Akira si dimostrerà un debole, nel vano tentativo di salvare i genitori di Miki accusati di essere dei devilman. Moriranno tutti. Toernerà dalla sua amata ma di lei troverà solo la sua testa. L’hanno uccisa, gli uomini. Pla fobia dilaga, assieme alla pazzia.


Siamo nel caos. Miki si era difesa fino alla fine, con tutte le sue forze. Ad aiutarla gli stessi bulli che erano diventati i migliri amici di Akira. Quei bulli presentatici come “cattivi”, in realtà, dimostrano di avere un cuore d’oro, grande forza e coraggio. Moira ranno anche loro.


Akira, in preda alla disperazione, uccide tutti, esseri umani e demoni.


Il tragico epilogo finale vede Ryo-Satana contro Akira-Devilman. Perché Satana ha risparmiato dallo sterminio Akira, visto che gli ha rotto le uova nel paniere più di una volta.


Perché, anche Ryo, aveva provato il sentimento dell’amore. Si era innamorato di Akira. E confesserà ad uno dei suoi demoni “… lo sai che sono un ermafrodita..”.


Ma la lotta ha inizio. Devastante, micidiale, crudele. Chi sopravvivrà, conquisterà, di diritto, il DIRITTO DI VIVERE sulla Terra. O su quel che ne rimane. Una Terra che sarà popolata dai demoni o dai devilman.


Guerra. Devastazione. Scontro. Morte. Epilogo.


“….. la luna…. È l’unica cosa bella che in tutti questi anni non è cambiata….”


Forse la frase più bella pronunziata nell’intero manga. E sarà pronziata ad Ryo-Satana dopo che avrà tagliato a metà i corpo di Akira-Devilman, orami allo stremo delle forze e prossimo alla morte.


I due nemici, ambedue, distesi sulla spiaggia a fissare la luna. Un attimo toccante prima delle ultime parole di Ryo: “…. perdonami Akira. Sono stato uno stupido. I più forti credono di avere il diritto di sterminare i più deboli….”


Satana capisce di aver commesso un errore. Lo stesso errore che commise Dio nel voler punire i Demoni, imprigionandoli ed ibernandoli, dando ospitalità alla razza umana sulla Terra.


PIETÀ. PERDONO. PENTIMENTO.


È tardi. Akira si spegne lentamente sotto le lacrime di un Satana disperato e PENTITO. Il corpo di Akira è lacerato a metà. Solo la parte superiore è visibile.
Le ultime parole:


“….. Akira! Un sonno eterno…. Ti sei addormentato…..”


Non credo di aver letto nulla di più tragico e commovente nel mondo dei manga. Dove siamo abituati ai finali lieti. Dove il bene trionfa.


Qui c’è il trionfo della morte e il principe delle tenebre in lacrime.


La più grande opera di Go Nagai. 






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